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Bellona (Ce) – Sul caso Ilside oggi la denuncia arriva a firma dell’ex sindaco di Bellona Osvaldo Carluccio. Un atto di vicinanza al comitato cittadino Bellona-Triflisco “Mai più Ilside” che da mesi chiede inascoltato alle Istituzioni la bonifica dell’ex sito di stoccaggio dei rifiuti andato in fiamme nel 2012 e la scorsa estate.

“La difesa del territorio è un sacrosanto diritto e noi dobbiamo pretendere che venga tutelato – commenta l’ex sindaco a valle della marcia di protesa che sabato scorso portò in piazza oltre 800 persone –  Tutelare il territorio significa proteggere una economia legata al territorio come l’agricoltura ed il turismo e difendere il diritto alla salute. Ebbene il territorio del nostro comune, una volta apprezzato per la sua bellezza, per la sua produttività,negli ultimi anni è stato svenduto a gruppi che hanno fatto i loro interessi economici inquinando il Volturno e tutta quella campagna che dava i mezzi di sostentamento a molti agricoltori”.
Poi Osvaldo Carluccio ripercorre le tappe di una storia triste fatta di superficialità e inadempienze: “A Bellona è avvenuto l’incredibile. Palazzo ebbe una concessione edilizia, che non poteva ottenere perché non rispettava la distanza dal fiume Volturno e impiantò una fabbrica nella quale veniva trattato materiale ferroso. Dove andavano a finire i rifiuti della lavorazione? Semplice , nel Volturno. Nessun tipo di controllo. Era importante avere qualche posto di lavoro in più e si chiusero entrambi gli occhi. Dopo il fallimento Palazzo, la struttura ,dopo diversi anni, viene affidata a Michele Della Gatta e prende il nome Ilside. Il deposito diventa sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti della raccolta differenziata con esclusione dell’umido. In seguito alle emergenze rifiuti della Campania diventa sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi. In questa fase bastava relazionare sulla vicinanza al fiume del sito e forse si poteva arrivare alla chiusura ed invece ottiene un decreto che permette di depositare rifiuti pericolosi. Terminata l’emergenza rifiuti doveva avvenire la chiusura e la bonifica. Tutto ciò non è avvenuto ed il sito ha continuato ad essere il posto dove smaltire ogni tipo di rifiuto. È in questo periodo che è mancato il controllo. Da parte di chi? Amministrazione comunale e forze dell’ordine. Nessuno ha visto gli autotreni entrare nel sito Ilside? Il mancato controllo ha portato all’accumulo di materiale pericolosissimo che hanno tentato di smaltire ..con un incendio. Ad un primo incendio è seguita una bonifica “farloppa” , affida ad una ditta non idonea che non ha fatto praticamente niente ed è stata liquidata con fondi del bilancio comunale, che sono soldi di quei cittadini che versano le tasse comunali.Sono questi soldi tolti a tutte quelle famiglie che vivono un stanno vivendo un periodo di profonda crisi. banche acque le famiglie checvivononil difficile periodo di crisi.
Sono passati cinque anni e si ripete l’incendio. In un clima di sfiducia verso le istituzione nasce il Comitato Bellona Triflisco Maipiuilside che si prefigge due obiettivi: la chiusura definitiva e la bonifica dell’Ilside. Sono passati mesi, si è avuto la revoca della autorizzazioni ,ma la bonifica del sito é in alto mare La battaglia del Comitato continua , anche se le istituzioni cercano di fermarlo denunce che sono al vaglio della Magistratura. Sono stati denunciati 12 componenti del Comitato su una cinquantina che , in modo corretto ,si erano recati sul comune per chiedere la copia di un atto e per avere un colloquio con il sindaco. Perché 12 e non tutti? E’ questa una iniziativa volta ad allontanare molte persona dal comitato, indebolendolo. Il 12 aprile è arrivata la risposta del comitato con un corteo che ha attraversato le strade della nostra cittadina in modo corretto rivendicando il diritto ad avere un territorio non inquinato”.