- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Caserta – Dopo le polemiche sui social, il ricevimento di nozze tenutosi il 5 gennaio scorso alla Reggia di Caserta passa sui tavoli della politica regionale con tanto di interrogazioni al Governatore De Luca e richiesta di indagine sulla regolarità delle autorizzazioni.

Tema critico della faccenda, il documento di richiesta inoltrato al  Comune di Caserta a firma della Film Commission, Fondazione della Regione Campania che, negli atti, definisce il matrimonio “evento di moda”.

“Ho presentato un’interrogazione consiliare  – annuncia il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione cultura – per fare chiarezza sul ruolo che la Film Commission della Regione Campania ha avuto nell’organizzazione del matrimonio nella Reggia di Caserta e sul perché il direttore Gemma abbia, nei fatti, scritto un falso in un atto pubblico parlando di evento di moda invece che di matrimonio”. Secondo Borrelli  “dopo il caso dei soldi pubblici elargiti alla produzione de Il Castello delle cerimonie, il reality che porta in giro per l’Italia e il Mondo un’immagine distorta dei matrimoni napoletani, la Film Commission si trova di nuovo al centro di una vicenda tutta da chiarire, al punto che il presidente De Luca dovrebbe valutare l’ipotesi di rimuovere il direttore Gemma”.

Borrelli precisa: “Condividiamo la scelta del direttore della Reggia di Caserta, Felicori, ma è chiaro che l’uso di beni come l’edificio vanvitelliano va regolamentato e il tutto va fatto nel pieno rispetto delle leggi. Bisogna capire per quale oscuro motivo la Film Commission abbia fatto la richiesta di parcheggiare auto e van a ridosso della Reggia giustificandola con un evento di moda, visto che eravamo di fronte a un matrimonio. Resta da capire poi se è giusto che la Film Commission dedichi risorse per collaborare all’organizzazione di un matrimonio” ha concluso Borrelli aggiungendo: “A questo punto vogliamo capire all’organizzazione di quanti matrimoni la Film Commission ha collaborato e, soprattutto, perché sono state dette bugie perché la storia della privacy e della sicurezza non è credibile”.

Dello stesso avviso il consigliere regionale di Forza Italia Gianpiero Zinzi che, con altrettanta interrogazione a De Luca, chiede la rimozione dei vertici della Fondazione della Regione Campania.

“La creatività e la versatilità – scrive Zinzi – sono qualità generalmente apprezzate, ma quando una Fondazione della Regione Campania che si occupa di eventi trasforma una sfilata di moda in un matrimonio si travalicano i confini dell’immaginazione oltre che della correttezza. Quanto emerso nelle ultime ore è talmente grave che, se fosse verificato, i vertici della Film Commission dovrebbero essere subito rimossi”.

Nel testo il consigliere dettagliala richiesta ufficiale pervenuta al Comune, sottoscritta dal direttore della Film Commission, Maurizio Gemma, attraverso la quale è stata richiesta l’autorizzazione all’accesso e alla sosta in viale Douhet e all’accesso in piazza Carlo III con spostamento di fioriere, per le operazioni di carico e scarico degli ospiti partecipanti ad un evento di moda organizzato dalla società Urban Production presso la Reggia di Caserta il 5 gennaio. In quella data, però, al Palazzo Reale ad opera della stessa società si è svolto un matrimonio e non un evento di moda e l’autorizzazione di cui sopra è servita a far parcheggiare le auto degli invitati proprio davanti all’ingresso del sito culturale.

“Non mi soffermo sulle valutazioni relative all’organizzazione di un evento del genere all’interno della Reggia, ma sull’opportunità della richiesta contente informazioni false inviata da una Fondazione costituita dalla Regione Campania e che ha sede proprio presso la Giunta regionale. E’ una situazione gravissima rispetto alla quale mi aspetto che De Luca faccia subito chiarezza”.

Nell’interrogazione il consigliere Zinzi interroga De Luca “per conoscere a quale titolo la Film Commission abbia richiesto autorizzazioni per un evento privato dichiarando, al contrario, ben altro, e se non ritenga che ci siano le condizioni per l’immediata decadenza dei vertici della Fondazione”.