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Caserta – Un momento che la comunità senegalese di Caserta definisce “storico” quello che ieri mattina ha visto la restituzione della merce sequestrata dalle forze dell’ordine ad agosto scorso a sei venditori ambulanti senegalesi tra Casertavecchia e Caserta Città.

Un risultato che premia la battaglia intrapresa dal presidente della comunità senegalese di Caserta Mamadou Sy, fermo sì nell’accettare la sanzione amministrativa di 100 euro per occupazione abusiva di suolo pubblico, ma non quella di oltre 1000 euro per un dissequestro illegittimo di merce originale e tutt’altro che contraffatta.

Carteggi, incontri, e dialoghi con tanto di documentazioni a supporto, ieri hanno dato ragione alla comunità senegalese sostenuta dall’avvocato Mastroianni, con la restituzione della merce senza nulla a pretendere

E sempre ieri mattina il presidente Mamadou Sy ha ottenuto dagli uffici del Comune l’ennesime promessa di ottenere entro pochi giorni l’autorizzazione alla vendita natalizia per circa 20 giovani senegalesi regolari, e ciò in attesa che il mercatino etnico stabile deliberato lo scorso marzo, veda la luce.

Un ulteriore rinvio che, in pieno momento di vendite e mercatini di Natale, indigna la comunità senegalese di Caserta che di commercio vive e sopravvive.

Da mesi, infatti, nonostante la regolarità dimostrata su ogni fronte e con tanto di visure camerali alla mano, i senegalesi di Caserta non sono riusciti ancora a vedere la luce del mercatino etnico  deliberato il 24 marzo scorso dopo lo sgombero da Piazza Pitesti disposto dall’Amministrazione Comunale a seguito dell’aggressione subita dall’inviato di Striscia la notizia Luca Abete.

Da allora ha preso il via il gioco al rialzo tra documenti richiesti, e passaggi di carte tra uffici e assessorati di turno, che come unico effetto sortito vanta l’ennesimo rinvio del mercatino che, da delibera, avrebbe dovuto svolgersi fin da aprile scorso nei fine settimana in via Gallicola e in via Leonardo da Vinci.

Di fronte all’evidenza di ritardi e promesse deluse, la comunità senegalese aveva chiesto almeno di poter vendere la propria merce nel periodo delle festività natalizie, richiesta che deve attendere ancora qualche giorno per essere accolta, con il Natale alle porte.