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Caserta – “L’Europa a due velocità è proprio questa: c’è chi chiede, come la Francia all’Italia, il rispetto dei parametri Ue ma poi a casa propria sull’accoglienza latita. E le province italiane restano col cerino in mano”.

Così il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca (Fi) dopo che il ministro dell’economia francese ha richiamato l’Italia al rispetto dei parametri imposti dall’Ue.

Da presidente di una provincia che paga un duro prezzo per l’accoglienza dei migranti – continua Magliocca – sarebbe il caso di richiamare i francesi a rispettare il minimo richiesto anche dalla cancelliera Merkel in tema di accoglienza. I recenti episodi di cronaca, come quelli che hanno visto il decesso di una migrante incinta al confine con la Francia, raccontano che i transalpini sono assolutamente inadempienti rispetto a questa emergenza umanitaria. E non può essere sufficiente la nuova legge francese sulle migrazioni che prevede una stretta interna, lasciando il cerino in mano gli altri Paesi che combattono questa emergenza in prima fila, come l’Italia e i suoi territori”.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario federale per la provincia di Caserta del Movimento Idea Sociale, Fabio Simeone.

Prendo atto di quanto dichiarato dal presidente della provincia Magliocca in merito alla situazione degli immigrati e concordiamo sulle sue esternazioni su quanto dichiarato dalle istituzioni francesi – ha dichiarato Simeone – ma sarebbe anche opportuno, oltre a fare comunicati per ottenere visibilità, coordinarsi con il sindaco di Caserta e la Prefettura al fine di ottenere maggiori controlli in termini di ordine pubblico e sicurezza per i cittadini casertani visto l’assedio che ogni giorno, 24 ore su 24, subiscono ai semafori di Viale Carlo III, il pericolo stradale scaturito dalla prostituzione presente di sera nella stessa zona e la verifica di quanti di quegli immigrati sono effettivamente rifugiati o clandestini”.

Auspico, a nome del Movimento Idea Sociale, che venga effettuato tale intervento per il bene esclusivo della comunità casertana”, conclude il segretario provinciale del Mis