- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Dispositivo blando e disomogeneo che, così com’è, non funziona. Così ieri si è espresso il Ministero dei Trasporti in merito alla Ztl predisposta dall’Amministrazione comunale, stroncando il piano di pedonalizzazione che già intersa corso Trieste, via Gasparri, e che da marzo avrebbe incluso in parte anche corso Giannone.

Chiare le indicazioni fornite dal Dicastero romano: il piano casertano dovrà essere più ampio sia per strade coinvolte sia per fasce orarie di chiusura al traffico.

Nello specifico sotto la lente d’ingrandimento dei funzionari romani è finito soprattutto lo spezzettamento di Corso Trieste, aperto al traffico nel primo tratto (ossia quello compreso tra via Unità d’Italia e via Colombo), poi chiuso da via Colombo a piazza Margherita, e poi riaperto ancora  nell’ultimo tratto, seppure a senso di marcia inverso, a partire da  via Gasparri chiusa al traffico solo di sera nei week end.

Pollice verso anche sulla decisione del Comune di chiudere il traffico sul tratto di Corso Giannone interessato dai plessi scolastici, ossia quello compreso tra via Sant’Antonio e piazza Vanvitelli, e ciò solo negli orari di ingresso e uscita da scuola.

Un no che il Ministero ha sottolineato non soltanto in virtù della disomogeneità riscontrata nell’insieme, ma anche a valle degli sforamenti registrati dalla centralina di rilevamento ambientale istallata all’avvio sperimentale della Ztl su Corso Giannone. E sono stati dieci gli sforamenti registrati dall’impianto dal primo gennaio al 14 febbraio scorso, ossia quasi un terzo rispetto a quelli consentiti dalla legge in un intero anno.

Dati che, uniti alla necessità di evitare “pedonalizzazioni a pois” imporrebbero la chiusura dell’intera strada in fasce orarie molto più ampie rispetto alle necessità delle scuole.

Una bocciatura che, di fatto, ha fatto saltare i tavoli di accordo più o meno imbastiti tra il Comune di Caserta e le categorie dei commercianti, queste ultime da sempre contrarie alla pedonalizzazione di via Gasparri e fermamente convinte della necessità di una rimodulazione di giorni e orari per la Ztl di Corso Trieste.

Tutto da rivedere quindi, alle luce delle indicazioni fornite dal Ministero in una logica di coerenze ed uniformità tra le città italiane, nonostante i dovuti distinguo. E tutto da ridisegnare, a partire da martedì prossimo quando è fissato l’incontro tra  gli assessori comunali alla mobilità e alle attività produttive e tutte le rappresentanze associative e sindacali dei commercianti.