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In attesa che si dia la colpa al maltempo, gli alberi arsi dal fuoco degli incendi di questa estate incombono sempre più minacciosi  sulla strada pedemontana di Caserta. Un pericolo imminente che ogni giorno minaccia chiunque transiti lungo l’unica strada che collega Casertavecchia a Castel Morrone. Una situazione ben nota da mesi all’Amministrazione Comunale di Caserta che però, di fatto, nicchia. In realtà le piogge, il vento, e le condizione meteorologica tipiche dell’inverno, a Caserta non possono essere contemplate a prescindere dalla possibilità che prima o poi ci scappi il morto, e non sia mai detto che questo possa ascriversi alla irresponsabilità dell’amministrazione comunale.

Perché se in fondo piove a dirotto e i tombini saltano, le graditoie intasate non reggono, come non reggono i rattoppi al manto stradale o le coperture di scuole e palazzi pubblici, non è colpa di Amministratori incapaci anche solo di rimanere in sella, tra rimpasti di giunta “umorali” e manovre azzardate del Consiglio Comunale che rischiano di trascinare la città nel secondo dissesto finanziario.

I lavori di manutenzione ordinaria alla città devono aspettare, così come devono aspettare le frazioni lasciate senza acqua ed elettricità per giorni, e gli alberi che minacciano la strada che collega Casertavecchia a Castel Morrone. Questi ultimi dovrebbero essere rimossi dai proprietari dei suoli, nei confronti dei quali il Comune di Caserta sarebbe istituzionalmente chiamato ad agire con tanto di ordinanze di abbattimento immediato a tutela della pubblica dell’incolumità, con spese e responsabilità penali a carico degli inadempienti.

Nulla di tutto questo accade a Caserta, e di una città piegata dalle piogge e dai crolli, e di strade e spazi pubblici attenzioni occasionalmente solo al centro e appena il tempo di uno scatto da pubblicare sui social, non si osi chiederne conto ad una Amministrazione alle prese con ben più seri problemi di poltrone.