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Caserta (Ce) – Cortili vanvitelliani ridotti in piscina ad ogni scroscione di pioggia, e interventi dei vigili del fuoco sul posto. Sono queste le scene di ordinari allagamenti che si verificano alla Reggia di Caserta da tempo. L’ultimo episodio, questa mattina, con cortili allagati e caschi rossi all’opera, si somma a quello verificatosi già un mese fa quando a Caserta piovve l’ultima volta.

Eppure sembrerebbe che  alla Reggia simili episodi si considerino ancora “normali”, come normale dovrebbe essere per i cittadini affrontare strade-torrenti ad ogni pioggia a causa di manutenzioni ordinarie a tombini e fogne assenti da anni.

Nessuna necessità di intervenire sul sistema fognario in maniera strutturale, fanno sapere dalla Reggia, dove si continua a procede sull’emergenza nonostante ad ogni pioggia l’acqua stagni sui tombini otturati che i vigili del fuoco e una ditta specializzata sono chiamati a disintasare.

E nonostante si riconosca la vetustà dell’impianto fognario, questo al momento non compare tra le priorità dei lavori da appaltare o già in gara per la manutenzione ordinaria del monumento.

Eppure se gli episodi di allagamento dei cortili possono essere ritenuti “occasionali” è solo perché il 2017 è già passato alla storia come quello meno piovoso dal 1800.

D’altra parte va riconosciuto che all’appuntamento con la pioggia l’allagamento dei cortili della Reggia non si è mai fatto attendere.

Intanto alla Reggia si sdrammatizza e, all’ipotesi paventata di barchette per turisti lungo la via d’acqua vanvitelliana, c’è chi suggerisce al direttore Mauro Felicori di inserire nel percorso di visita marittimo anche i cortili navigabili della Reggia.

Un’attrazione utile se non altro per distrarre i turisti dalla gravità del fatto che le fontane di ristoro e i bagni del Parco sono a secco da mesi.

Perchè, a prescindere dalle condizioni meteo, continua a saltare la corrente elettrica al contatore che alimenta le pompe di alimentazione delle fontanelle di Ponte Ercole e Sala, e dei servizi igienici presenti all’ingresso del  Giardino Inglese e in prossimità di via Gasparri e ponte di Ercole.

Un disagio che persiste nonostante la spesa di circa 38mila euro che la Reggia avrebbe sborsato già prima della scorsa estate, con tanto di affidamento diretto dei lavori per un problema elettrico per nulla risolto.