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Mondragone (Ce) – Da qualche giorno sui cellulari dei mondragonesi c’è JUNKER, la nuova app gratuita che aiuta a differenziare bene i rifiuti in casa.

Usarla è semplice, oltre che a costo zero:  scansionando  con la fotocamera del proprio telefonino il codice  a  barre  del  prodotto o dell’imballaggio da buttare,  Junker  lo  riconosce grazie  ad  un database interno di oltre 1 milione di prodotti e ne indica la scomposizione nelle materie prime  e  i  bidoni  a  cui  sono  destinati secondo la  normativa  in vigore sul territorio.

Basti  fare  l’esempio  delle  buste  di  carta  con  finestra  di  plastica, oppure  delle  confezioni  di  caffè,  delle  bottiglie  in  pvc  o  materBi  e  via  discorrendo.

 E  che  fare  con  il Tetrapak  che in alcune Regioni si smaltisce  insieme alla carta e  in altre con la plastica?   Un database  ‘in  progress’  che  viene  aggiornato  quotidianamente  anche  grazie  al  contributo  degli utenti:  se  il  prodotto  scansionato  non  viene  riconosciuto,  l’utente  può  trasmettere  alla  app  la  foto  del prodotto e ricevere la risposta  in  tempo reale, mentre la referenza viene aggiunta a quelle esistenti.

Uno strumento innovativo,  perfettamente in  linea con  la filosofia delle  smart cities,  JUNKER  dà anche la possibilità al Comune  di  comunicare molte  altre  informazioni come  ubicazione  dei  punti  di  raccolta,  percorsi,  calendari  del  porta  a  porta, indicazioni  per  i  rifiuti  speciali,  segnalazione  degrado  ecc.,  in  maniera da previene  anche  il  rischio di sanzioni indesiderate.

Una idea semplice e rivoluzionaria, unica in Europa, che a grandi passi si sta affermando in molte città italiane e che a Mondragone ha trovato la sua prima sponda in Terra di Lavoro.

“La sfida è quella di risalire la china del 41% di raccolta differenziata registrato ancora a gennaio scorso – spiega l’assessore all’ambiente Antonio Federico – una maglia nera che, al di là delle sanzioni della Comunità Europea, ci impone responsabilità non più rimandabili. E’ vero che tantissimo c’è da fare, ma è altrettanto vero che a piccoli passi qualcosa inizia a muoversi.  Basti pensare che già con il divieto del sacco nero, in vigore dall’8 gennaio scorso,  la raccolta differenziata di umido, plastica e carta è migliorata in maniera esponenziale. E veicolare la buona pratica della differenziazione dei rifiuti in casa attraverso i più piccoli, con incontri nelle scuole del territorio, si rivelato vincente.  Ciò non toglie che la vera svolta arriverà con la realizzazione dell’isola ecologica, che la città non ha mai avuto. In attesa che le procedure di gara diano quanto prima l’avvio all’affidamento lavori, abbiamo già pronto il bando per la manifestazione d’interesse rivolta a proprietari di aree idonee ad accogliere un sito momentaneo di stoccaggio. E a breve dovrebbero concretizzarsi anche le misure straordinarie ottenute dalla Regione Campania per migliorare le nostre percentuali di raccolta differenziata: ciò significherà disporre di 3 mini isole ecologiche, 3 compostiere di comunità, e 15 operatori ex disoccupati da impiegare a favore dell’ambiente attraverso  campagne di sensibilizzazione per le buone pratiche di smaltimento e riciclo dei rifiuti”.