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 Caserta – Dal recupero di beni confiscati all’abbattimento di manufatti abusivi, dall’integrazione dei migranti con corsi di lingua o laboratori artigianali per l’inserimento lavorativo alla salvaguardia ambientale mediante la realizzazione di isole ecologiche o il rifacimento delle fogne. E’ un mosaico organico di progetti tesi al rilancio di Castel Volturno quello elaborato in appena sei mesi dal Commissario Straordinario Francesco Antonio Cappetta che oggi, con la firma del protocollo d’intesa presso il Comune alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti e del Governatore Vincenzo De Luca, ha vissuto un primo fondamentale step. Cappetta è stato nominato dal Viminale nell’agosto scorso sulla base del Decreto per il Sud, che ha previsto misure e politiche straordinarie per comuni meridionali che vivono situazioni gravi di degrado, spesso legate proprio alla presenza di parecchi immigrati, come Castel Volturno, Manfredonia (Foggia) e San Ferdinando (Reggio Calabria).

“Sono emozionato e felice, spero solo che i tempi per l’aggiudicazione degli appalti non siano troppo lunghi e che possa anch’io vedere realizzate queste opere” dice il sindaco Dimitri Russo, il cui mandato scade nella primavera del 2019. La Regione Campania interverrà con 16 milioni di euro a sostegno dei progetti di recupero ambientale, mentre il Viminale con 5,5 milioni per i progetti relativi all’integrazione dei migranti e alla sicurezza.  

“Finanzieremo quattro interventi – spiega il presidente De Lucanel quadro di un’azione complessiva di rilancio del litorale domizio, che vogliamo trasformare nella Romagna del Sud”.

In particolare la Regione stanzierà 700mila euro per la demolizione di immobili abusivi e la successiva bonifica delle aree liberate, otto milioni di euro per interventi di contrasto all’erosione costiera, quasi sette milioni di euro per il rifacimento delle fogne nelle località Destra Volturno e Bagnara, e 600mila euro per la realizzazione di isole ecologiche. Il Viminale invece stanzierà due milioni di euro del Fondo Sicurezza Interna per il sistema di video-sorveglianza, e 1,5 milioni reperiti dal Pon Legalità (Programma operativo nazionale) per il recupero di tre beni confiscati ai clan. Il cuore dei progetti riguarda però proprio l’integrazione dei quasi 20mila migranti presenti, di cui 15mila irregolari. Due i milioni di euro previsti, e assicurati dal Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (Fami), che serviranno per l’attivazione di laboratori linguistici, di cucina, cinematografici, musicali, artigianali, sartoriali, per la promozione di attività sportive e di percorsi di orientamento al lavoro, per il potenziamento dei servizi sociali a supporto delle categorie deboli, come le donne e i minori; parte dei fondi sarà usato per azioni di contrasto alla dispersione scolastica, anche attraverso l’intervento di “insegnanti di strada”. Ci saranno inoltre corsi per formare mediatori culturali. A tali progetti si aggiungerà entro qualche giorno il Masterplan del litorale domizio, elaborato dalla Regione (sarà presentato sabato prossimo), che prevede sostanziosi interventi infrastrutturali a Castel Volturno e negli altri comuni del litorale grazie anche a capitali privati. “Al momento – dice De Luca – sono 200 le imprese che hanno manifestato la volontà di investire sul litorale per un totale di 5 miliardi di euro; 23 proposte riguardano Castel Volturno per un totale di 600milioni di euro”.