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Caserta –  La firma congiunta su un documento e la stretta di mano tra il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori e il presidente della Fondazione Centro per la conservazione ed il restauro dei beni culturali “La Venaria Reale” di Torino Stefano Trucco, ha avviato oggi  la fase operativa di una convenzione  per la realizzazione di progetti di didattica del restauro, ricerca, studio e diagnostica del patrimonio artistico del monumento vanvitelliano.

In pratica gli studenti iscritti al corso della Fondazione, con tanto di supervisione dei professori dell’Università di Torino, provvederanno per tre anni al restauro di un opera pittorica all’anno proveniente dal patrimonio museale della Reggia di Caserta.

Tutto questo a titolo gratuito per la Reggia che, di contro, contribuirà a dare ai giovani studenti la migliore formazione possibile.

“Sceglieremo la prima opera, probabilmente, tra quelle contemporanee della Collezione Terrae Motus  – ha annunciato il direttore Felicori – per continuità agli interventi che stiamo già operando in tal senso. Trovo anche bello questo gemellaggio tra La Venaria Reale, simbolo di rinascita del sistema Sabaudo, e noi che, con tutti i Musei Autonomi della Campania, siamo simbolo di una rinascita del sistema Borbonico. Un’amicizia-rivalità tra i due sistemi  su cui si può scherzare ma che rappresenta una marcia in più quando si tratta di lavorare seriamente in qualità”.

Tra i punti più interessanti della convenzione sottoscritta questa mattina alla Reggia, spicca quello relativo alla conservazione preventiva dei beni, operazione ben diversa dalla classica manutenzione e che chiamerà in campo nuove professionalità altamente specializzati e da formare ad hoc.

“Con La Venaria, ma anche non Versailles, stiamo discutendo su come collaborare per la conservazione preventivaha spiegato Felicori –  che nasce dall’idea di non lasciare degenerare i Beni ma prevederne una manutenzione e un monitoraggio continuo a cura di personale altamente specializzato. Questo è il sogno di tutti i palazzi storici da sempre, e della nostra Reggia in particolare dopo almeno 15 anni di abbandono totale che oggi presenta il conto in termini di decadimento e criticità ben note a tutti.   Per questo stiamo immaginando, anche con la Regione Campania, di avviare un corso formativo per nuove professionalità specializzate in conservazione preventiva operanti i su tutto il patrimonio e il sistema museale Campano”.

“A Venaria Reale come nei palazzi storici ad esse vicini – ha aggiunto il presidente del Centro per il restauro  Stefano Trucco – abbiamo già attivo un  percorso di monitoraggio e di conservazione preventiva che tutte le settimane passa in rassegna le opere presenti, da quelle pittoriche a quelle architettoniche. In realtà la convenzione siglata oggi con la Reggia di Caserta inserisce il monumento vanvitelliano, così come è già avvenuto per il Circuito delle Residenze Medicee di Firenze, in un percorso di studio avviato con la Reggia di Versailles  che punta alla stila di un protocollo da proporre a tutte le altre Regge”.