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Caserta – Oggi l’intervento del comandante dei vigili urbani Luigi De Simone  ha fatto addivenire a più miti consigli i dipendenti della Cooperativa Progetto 2000 che, due giorni fa, avevano deciso di riaprire i cancelli del parcheggio dell’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta nonostante l’Amministrazione Comunale ad agosto scorso avesse negato alla società la proroga per l’utilizzo dell’area, disponendone la chiusura per la sosta a pagamento.

Una querelle che, dopo il ricorso al Tar da parte della Cooperativa, sembrava aver dato ragione ai parcheggiatori tanto da determinare il ricorso del Comune al Consiglio di Stato.

E mentre l’Amministrazione del sindaco Carlo Marino di gran carriera ad ottobre modificava il Piano Regolatore Generale per dotare l’area di ampi spazi da destinare a parcheggio pubblico, superando le criticità susseguenti alla chiusura della struttura adiacente al nosocomio, due giorni fa  i dipendenti della Cooperativa hanno riaperto i cancelli del parcheggio tra lo stupore di medici e familiari dei ricoverati.

Oggi gli interventi della Polizia Municipale di Caserta e dell’avvocato rappresentante della Cooperativa hanno ripristinato l’ordine, con tanto di codici alla mano e solidarietà per le 13 famiglie alle quali da mesi la Cooperativa ha sospeso gli stipendi.

 “E’ stato necessario fare un po’ di chiarezza – spiega il comandante De Simone – soprattutto sulle conseguenze di un’azione comprensibile dal punto di vista umano ma inaccettabile dal punto di vista giuridico. In realtà il Tar non ha dato ragione alla Cooperativa Progetto 2000 contro la decisione del Comune ma ha solo evidenziato che l’intervento posto in essere dall’Amministrazione ad agosto appariva poco motivato, fatto salvo ulteriori provvedimenti che il Comune avrebbe inteso avviare. Richiesta che l’Amministrazione ha soddisfatto notificando alla Cooperativa l’avvio del procedimento di diniego, con tanto di trasmissione al Tar. E mentre il Comune di Caserta ricorreva anche al Consiglio di Stato, e deliberava le modifiche al PRG sulle quali pure si sono opposti alcuni proprietari dei suoli con ricorso al Tar, la Cooperativa sottoponeva al Comune un progetto di riutilizzo del parcheggio. Scaduti i 30 giorni entro i quali l’Amministrazione Comunale è chiamata ad esprimersi in merito, i dipendenti hanno pensato che valesse il principio del “silenzio assenso” e hanno riaperto  i cancelli”.

Sgombrato il parcheggio, con tanto di scuse e restituzione dei soldi agli automobilisti, il comandante De Simone  ha aggiunto: “Solo se il Tar della Campania dovesse esprimersi sul ricorso presentato dai proprietari alle modifiche al PRG, sospendendo l’efficacia della delibera inerente, si potrebbe ipotizzare uno spiraglio di possibilità per il progetto della Cooperativa rispetto ad una autorizzazione momentanea di attività, ma solo in attesa del parere del Tar”.