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di Anna Rita Santabarbara

Caserta – Aveva stoccato alla buona rifiuti in plastica per poi darvi fuoco. Un nigeriano di 46 anni è finito per questo in carcere a Castel Volturno, comune del litorale casertano noto sia per il degrado ambientale che per quello sociale caratterizzato dalla massiccia presenza di oltre 10mila immigrati non regolari, provenienti soprattutto dal continente africano. E ormai da tempo sembra siano proprio gli immigrati ad occuparsi di dar fuoco a rifiuti che andrebbero smaltiti in altro modo e con risorse più cospicue. Julius Omoruyi, questo il nome del nigeriano arrestato dai carabinieri, è stato sorpreso su di un fondo recintato di 14 metri quadrati sulla Statale Domiziana mentre bruciava materiale destinato alla produzione di componenti plastici per l’industria, di proprietà di una ditta con sede a Napoli. È probabile che il 46enne sia stato pagato per fare questo “servizio”, che alla ditta da cui provenivano i rifiuti ha consentito un risparmio sensibile sullo smaltimento. Sul posto sono dovuti intervenire i Vigli del Fuoco per spegnere il rogo e mettere in sicurezza l’area.