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Caserta –  Dopo l’interdittiva antimafia, arriva il Commissariamento per l’Ecocar, azienda della famiglia Deodati con sede a Nettuno (Latina) che si occupa di raccolta dei rifiuti nel comune laziale di Gaeta e in quelli campani di Caserta e Marcianise. La nomina dei commissari è stata disposta dal prefetto di Latina su richiesta dell’Anac presieduta da Raffaele Cantone.

L’arrivo di rappresentanti della prefettura non impedirà però all’Ecocar di continuare a lavorare nei vari comuni. A Caserta in particolare, l’appalto quinquennale di quasi 60milioni di euro è in scadenza tra qualche giorno; il Comune non ha ancora provveduto a pubblicare il bando di gara dopo la bocciatura dell’ufficio bilancio, che ha fatto notare come mancasse una corretta adesione dell’Ente all’Asmel, ovvero l’organismo che dovrebbe curare le varie fasi dell’appalto. Con il bando in alto mare, si è fatta strada l’ipotesi della proroga, strumento molto usato dai Comuni del Casertano, su cui però la magistratura è più volta intervenuta con operazioni che hanno portato in carcere sindaci, consiglieri e funzionari pubblici.

Proprio per evitare problemi, anche in considerazione del fatto che l’Ecocar è interdetta, il Comune di Caserta si è cautelato chiedendo un parere alla prefettura, che ha dato l’ok proprio per l’arrivo dei Commissari, che dovrebbero garantire il rispetto della legalità. L’Ecocar quindi dovrebbe continuare a gestire la raccolta dei rifiuti a Caserta, e ciò accadrà “sine die”, ovvero fin quando non sarà ultimata la procedura dio gara e affidato il nuovo appalto, che dovrebbe essere di sette anni con un importo quasi raddoppiato rispetto a quello del 2013.