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di Anna Rita Santabarbara
Caserta – Un sistema di videosorveglianza più efficiente, basato sulla banda larga, per giungere ad una copertura capillare dei luoghi sensibili della città. È l’obiettivo che il Comune di Caserta intende raggiungere per poter contare su uno strumento in grado di aumentare la percezione di sicurezza tra i cittadini e in concreto l’azione di contrasto alla criminalità comune, compresa quella ambientale. Qualche settimana fa le telecamere della videosorveglianza servirono ad identificare una coppia che aveva fatto sesso a poche decine di metri dall’ingresso della Reggia di Caserta; i due ragazzi furono denunciati e allontanati dal capoluogo con provvedimento del Questore. Attualmente sono circa 60 le telecamere che compongono a Caserta il sistema di videosorveglianza. Lo studio di fattibilità approvato qualche giorno fa dalla Giunta del Comune, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici ed all’Ecologia, Francesco De Michele, intende puntare sul riuso, sull’implementazione e sull’innovazione tecnologica delle reti di telecamere già installate attraverso la fibra ottica.  Il progetto, in particolare, prevede l’evoluzione di un Sistema Integrato basato su una piattaforma WebGIS in grado di fornire una lettura organica dei fenomeni connessi alle diverse forme di degrado, abusivismo e disordine urbano. Lo studio sarà ora inviato al Ministero dell’Interno per la richiesta di finanziamento.