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Caserta – La frazione di Vaccheria non ci sta ad accettare le sorti che, da sempre, toccano a tutte le periferie della città. Blasonate come Casertavecchia e San Leucio, o con storie meno note come tutte le altre, a tutte tocca lo stesso oblio dopo attimi di riflettori accesi per eventi o fatti di cronaca.

Ma la comunità di Vaccheria tenta di remare contro a suon di iniziative ed eventi che, almeno, catalizzino l’attenzione di turisti e visitatori.

E dopo il Presepe Vivente, che da 18 edizioni sbanca in termini di presenze provenienti da tutta Italia, oggi si pensa di rispolverare il Percorso di Arti e Mestieri del ‘700 andato in scena per tre edizioni, l’ultima datata 2015.

“E’ una iniziativa che si inserisce nei festeggiamenti patronali del 2 luglio, data che nel 1805 vide l’inaugurazione del Santuario dedicato a Maria Santissima delle Grazie – spiegano dal comitato parrocchiale  festeggiamenti  di Vaccheria – Un progetto di alto valore culturale che, seppure ad appuntamenti non consecutivi negli anni, ha sempre meritato grande attenzione da parte dei visitatori .  Riproporla quest’anno potrebbe riaccendere i riflettori sul nostro borgo e sulla sua preziosissima storia”.

In realtà Vaccheria vanta un altro appuntamento imperdibile per tanti, ossia l’evento “Mozzarelliamo” giunto alla sua sesta edizione tra consensi di pubblico e aziende coinvolte.

“Proviamo a mantenere accesi i riflettori della cultura sulla nostra bellissima frazione, in attesa che il Comune di Caserta si ricordi di noi – spiega Giovanni Marino presidente della Pro Loco Vaccheria e promotore del Presepe Vivente Napoletano del ‘700 – Un’incuria quotidiana che condanna al degrado i nostri spazi verdi, fontane, marciapiedi, graditoie di scolo dell’ acqua piovana, e ciò nonostante le innumerevoli richieste d’intervento. Noi proviamo ad agire da soli, a mantenere alta l’attenzione del pubblico sulla nostra storia, ma l’indifferenza dell’istituzione Comune non aiuta neanche la buona volontà”.