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Napoli – Nel mondo della droga, quella che fa affari grazie agli sballi facili di minorenni. La marijuana all’eroina, quella che consuma il cervello e non fa ragionare. Anteprima24 ha raccontato nella prima parte dell’inchiesta sul mondo delle sostanze stupefacenti usate dai ragazzi, i sistemi, i danni, i costi e le piazze dove queste “buste rosse” vengono vendute. Ma dietro c’è un mondo di insospettabili che adescati dai facili guadagni si offrono come corrieri della droga. Persone che forse non calcolano fino in fondo i rischi: essere arrestati con un carico di droga può portare a condanne fino a 20 anni di reclusione.

GLI INSOSPETTABILI – Dodici carichi a settimana di droga alimentano le piazze del centro di Napoli e le vie della movida. Sono trasporti gestiti da broker insospettabili: professionisti che si improvvisano trafficanti e portano in auto pacchi di cocaina, marijuana e hashish per il «sistema», ottenendo un compenso variabile in base al carico, alla tratta e al tipo di sostanza nascosta dietro al cofano. Ed è allarme in città, perché nonostante i controlli asfissianti delle forze dell’ordine, questi trafficanti sfuggono quasi sempre ai controlli e per intercettarli ci si affida, il più delle volte, all’intuito ma soprattutto al caso. Avvocati, medici, militari in pensione, in alcuni casi anche da uomini travestiti da preti, ma soprattutto piccoli imprenditori, specialmente quelli di quartieri della cosiddetta Napoli-bene, con moglie e figli, che spesso portano con loro in auto per diventare «invisibili» ai controlli. Sono i nuovi narcos arruolati dalla camorra per il traffico di droga: lo sanno bene i magistrati della Dda di Napoli e gli uomini dei reparti antidroga di guardia di Finanza, carabinieri e polizia. Ogni carico può arrivare a pesare anche un chilo ed essere nascosto in una scatola che misura 30 centimetri per 30. Sul mercato ogni busta può essere venduta ad un milione di euro: cifre da capogiro che rendono chiaro il senso dell’affare.

IL RECLUTAMENTO-LA SELEZIONE-IL COMPENSO
Sono due le tipologie di persone che a Napoli possono diventare narcos insospettabili. Lo si deduce dalla casistica di tutti gli arresti avvenuti negli ultimi anni sulle tratte autostradali e dalle decine di informative sulle scrivanie degli instancabili uomini delle forze dell’ordine. Sono assoldati quasi sempre chi fa uso di droga, al limite della tossicodipendenza, e chi ha grossi problemi economici da dover superare ed è sotto usura. Devono essere persone «pulite», ma comunque facilmente ricattabili così da poterle manovrare in caso di emergenza. Non è il «sistema» che si occupa di reclutare il narcos insospettabile, ma è il professionista o l’imprenditore a trovarsi con l’acqua alla gola e quindi a chiedere informazioni, prima di tutto al pusher di fiducia. Dal pusher si passa al capo-piazza e da quest’ultimo al boss: il reperimento di informazioni è molto più facile di quanto si possa immaginare perché la camorra è alla ricerca di queste persone. Gli incontri sono «rapidi» e gli intermediari che parlano con il professionista-narcos non sono mai i ras del “sistema”.