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Torre Annunziata – Scacco al Terzo Sistema di Torre Annunziata, i carabinieri appongono i sigilli ai beni mobili e immobili riconducibili alla nuova camorra oplontina. Quello che ne è venuto fuori è stato un maxi-sequestro dal valore complessivo di un milione di euro.

I militari del Nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo a fini di confisca emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Si tratta di beni mobili, attività commerciali, conti correnti bancari e depositi, polizze assicurative e veicoli, per un valore complessivo di circa un milione di euro. Quanto sequestrato dopo i complessi accertamenti, è risultato di proprietà o comunque riconducibile ad Antonio Longobardi, Salvatore Orofino, Gennaro Pinto, Bruno Milite e Vittorio Della Ragione, tutti oplontini e già detenuti in quanto colpiti, nel luglio 2016, da provvedimenti restrittivi chiesti dalla Dda partenopea.

Insieme a Domenico Perna, Ciro e Luigi Gallo, come accertato dai militari dell’Arma di Torre Annunziata, avevano dato vita a una nuova organizzazione criminale, il Terzo Sistema, operante nella città di Torre Annunciata e autonoma rispetto ai vecchi clan  degli Gionta e dei Gallo-Cavalieri.

Anche il nuovo sodalizio si era reso responsabile di reati contro la persona e il patrimonio, estorsioni, detenzione di armi e droga. L’indagine patrimoniale ha consentito di accertare che gli arrestati avevano acquisito i beni sequestrati mediante denaro proveniente da attività illecite e la sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati dagli arrestati e la quantità di beni in loro possesso. Il decreto di sequestro riguarda, nel dettaglio, due automobili, due attività commerciali a Torre Annunziata, un negozio di prodotti per la casa e una bottega di generi alimentari, una attività per la compravendita on line di auto e moto, polizze assicurative e rapporti finanziari (carte di credito ricaricabili, conti correnti postali e bancari) intestati agli arrestati o ai loro familiari.