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Napoli – Modificare il sistema della regioni e puntare sulle macro – aree, tra cui il Mezzogiorno. Era questa l’idea avanzata nel 2014, quando era governatore della Campania, dall’attuale capo dell’opposizione in Consiglio regionale della Campania Stefano Caldoro rilancia l’idea avanzata nel 2014, quando era governatore. Bene, quell’idea rimasta nel cassetto è stata rilanciata.

Caldoro lo fa richiamando i referendum indetti in Lombardia e Veneto ma, soprattutto, perché ha depositato come primo firmatario una proposta di legge in cui chiede che anche la Campania abbia “il suo referendum sull’autonomia” volto a “favorire il progetto della macroregione“.

Ma quali saranno i quesiti di questo ipotetico referendum per l’autonomia? Secondo la proposta di Caldoro (soli quattro articoli e con una dotazione finanziaria di 100mila euro) il referendum consultivo dovrebbe porre tre domande. Il primo quesito chiederebbe ai cittadini se vogliono che la Regione Campania intraprenda “tutte le iniziative necessarie per ottenere dallo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi dell’articolo 116 (quello dello Statuto Speciale) della Costituzione”.

Il secondo quesito chiederebbe il consenso su un più “incisivo esercizio dei poteri sostitutivi statali, al fine di garantire e tutelare la piena uguaglianza tra i cittadini campani ed i cittadini residenti in altre regioni”. Il terzo quesito, infine, rilancerebbe il modello di macroregione meridionale: processo diretto a realizzare un federalismo delle responsabilità”.