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Torna a Napoli Susanna Camusso. Dopo l’episodio dello scorso 9 novembre quando un gruppo di attivisti dei centri sociali ha occupato l’aula dell’università Federico II in cui sarebbero dovuti intervenire Massimo D’Alema e Susanna Camusso.

Oggi il segretario generale della Cgil è tornata in città per intervenire durante la presentazione  del libro “Il Lavoro promesso: libero, creativo, partecipativo e solidale” all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano. Nessuna manifestazione di dissenso, nessun attivista con striscione alla mano.

Susanna Camusso ha parlato di lavoro e della legge di bilancio: “Così com’è adesso, non credo che abbia un tratto che la distingua, soprattutto sul piano degli investimenti e dell’inversione della tendenza al continuare a rinchiudere la nostra economia in termini di pure politiche di decontribuzione e di bonus invece che di scelte strutturali. Il Parlamento – ha detto la leader della Cgil – dovrebbe decidere se cambiarne il profilo o se invece il tema degli investimenti e dell’occupazione diventano riferimenti fondamentali”.

Non risparmia però frecciatine al sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Alla domanda di un cronista su la solidarietà di de Magistris per quanto accaduto, la Camusso risponde: “Credo che un sindaco dovrebbe essere attento al fatto che nella sua città si possa svolgere tutto il dibattito democratico utile”.

Secondo la leader della Cgil l’aggressione all’inviato di Nemo a Ostia e l’annullamento del convegno all’Università di Napoli, “sono cose per un verso assolutamente diverse, ma per un altro verso, figlie dello stesso clima, di una intolleranza che non è mai positiva. Io penso che nessuno possa mai arrogarsi il diritto di impedire in una Università che ci sia un dibattito, che è l’offerta di una possibilità di discutere, non un obbligo per nessuno”.

“Quello che è accaduto – ha concluso – non fa mai bene alla democrazia”.