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Napoli – Il Napoli è primo in classifica. I partenopei hanno approfittato del mezzo passo falso della Juventus per portarsi da soli in vetta. Ha parlato del momento degli azzurri, Antonio Careca, storico attaccante del Napoli, uno dei protagonisti gli anni d’oro dei partenopei con Maradona in campo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Corriere della Sera. Il brasiliano ha espresso le sue opinioni sul Napoli di Maurizio Sarri e sulla crescita della squadra, con in primis la cessione di  Higuain che secondo il brasiliano sarebbe l’arma vincente di questo Napoli.

Higuain“Senza Higuain è più coraggioso – spiega cosi Careca – e responsabile, ci ha messo un anno ma ora ha superato il lutto. L’anno scorso il Napoli non aveva ancora questa consapevolezza, questa convinzione dei propri mezzi, della propria forza. È stato un grande lavoro mentale prima ancora che tecnico, di testa più che di campo. Solo un grandissimo allenatore poteva riuscire a convincere una squadra che, indebolendosi, sarebbe diventata più forte”.

SARRI – “Un fuoriclasse, il migliore, l’allenatore giusto per riportare lo scudetto a Napoli. Ora la discussione non è più se gioca il miglior calcio d’Italia, perché quello lo vede
anche un bambino, ma a che livello è nel mondo. Un calcio bellissimo, offensivo, sempre a cercare il gol, con la palla a terra, di prima. Che grande spettacolo”.

JUVENTUS  “Resta forte, attenti. Forse ha meno fame del Napoli per quanto riguarda lo scudetto, dopo sei scudetti sarebbe anche comprensibile. Poi il Napoli dalla sua ha una cosa unica, il pubblico del San Paolo che può fare la differenza. Era così anche ai miei tempi, quello non è uno stadio normale, quando è pieno aiuta a fare i punti”.

Mertens come Careca “Per il momento dico ancora Careca, però lui ha tempo per migliorare, mi sta impressionando, sembra che abbia fatto il centravanti fin da bambino. Ha qualcosa di Romario, ma in lui rivedo Bebeto. Straordinario, segna gol bellissimi. Poi sono contento del ritorno al gol di Hamsik, gli serviva per sbloccarsi. E lui è decisivo per il Napoli”.

Scudetto“Forse è ancora un po’ presto, ma io dico di sì. E se succede, sarà una grande festa. E io ci sarò”.