- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti
NAPOLI – Regione Campania non pervenuta, Comune di Napoli presente a ranghi ridotti. Se la manifestazione anticamorra indetta ieri pomeriggio dalla Municipalità Due ha fatto registrare un seguito importante tra cittadini e residenti, lo stesso non può purtroppo dirsi delle istituzioni locali. Nel Consiglio indetto a piazza Pignasecca, teatro di due feroci sparatorie notturne poche settimane fa, non sono passate inosservate le defezioni di Palazzo Santa Lucia e, seppur in misura minore, di Palazzo San Giacomo.     
Al termine dell’iniziativa, alla quale hanno comunque preso parte oltre un centinaio di persone, il presidente della Municipalità Due, Francesco Chirico, vede il bicchiere mezzo pieno: «È giunto il momento di dire basta alla camorra e al malaffare, in questo quartiere le persone perbene sono la maggioranza. L’appello lanciato dal Consiglio della Municipalità Due è stato colto da molti, un presidio anticamorra molto partecipato. Federazione Antiracket, familiari di vittime innocenti di camorra, Confcommercio, Confesercenti, arciconfraternita dei Pellegrini, la chiesa di Montesanto, Federconsumatori, associazioni, comitati, residenti, cittadini, consiglieri comunali e rappresentanti di altre Municipalità, hanno testimoniato la propria esperienza, il proprio impegno per combattere un fenomeno che non riguarda solo loro, i camorristi, ma ciascuno di noi. Non c’è distinzione tra noi e loro, perché noi diventiamo sciaguratamente come loro se ci voltiamo dall’altra parte».
A onor del vero, però, gli unici consiglieri comunali presenti erano gli esponenti della maggioranza Mario Coppeto e Stefano Buono. A rappresentare la Giunta ci ha invece pensato la sola Alessandra Clemente, assessore delegato alla Polizia locale e alla Sicurezza urbana.
È andata invece meglio sul fronte dei parlamentini. Il Consiglio della Municipalità Due, sia maggioranza che opposizione, ha infatti partecipato in blocco all’iniziativa. Presenti anche alcuni esponenti della Municipalità Tre e Quattro. Sul punto, esterna soddisfazione il consigliere della Municipalità Due Pino De Stasio: «Alla Pignasecca è stato un momento, che è durato due ore, di altissima resistenza civile contro le “camorre”, quelle che sparano per seminare terrore tra i cittadini e quelle che levano ossigeno alle già povere economie degli enti locali creando di fatto gravissimi squilibri sociali e favorendo, così, terreno fertile per tutte le mafie. A breve intraprenderemo la calendarizzazione di nuovi Consigli in strada e nelle piazze».
Per l’assessore Clemente è stata inauguarata «una stagione di istituzioni in mezzo alla strada, questa è stata la pagina di resitenza più alta della città di Napoli, una città che riconsoce tutte le libertà tranne quella di fare violenza agli altri».