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Napoli – Scongiurato il crac finanziario per il Municipio, il sindaco Luigi de Magistris torna all’attacco. Niente nomi e cognomi, almeno per il momento, ma nel mirino dell’ex pm finiscono alcuni presunti nemici della città. Gente che, a suo dire, ne avrebbe addirittura voluto il tracollo: «Non ho difficoltà a riconoscere che il presidente del Consiglio Gentiloni è stato leale e che con il suo governo abbiamo raggiunto obiettivi storici come mai era accaduto con i precedenti. Ma con nettezza debbo affermare che sul debito Cr8 un anno di assedio a cui ci hanno costretto è stato un tempo troppo lungo. La ragnatela messa in campo per soffocarci è stata micidiale. Napoli e la sua gente devono sapere che scientemente, con i perfidi strumenti di una certa legalità formale, c’è chi ha operato per utilizzare il debito storico, illegittimo e ingiusto per annientare la città, farci andare in dissesto e fermare la rivoluzione napoletana. Ho le prove e, quindi, non taccio».

Parole di fuoco, quelle che il sindaco de Magistris affida ancora una volta alla propria pagina facebook: «Non hanno raggiunto l’obiettivo – spiega l’ex pmperché non abbiamo mai smesso di difenderci e combattere per la città e il suo popolo. L’eliminazione del pignoramento evita il crollo sociale ed economico della città. Ma non basta. Al danno enorme già fin qui causato si sono aggiunti beffa, paradosso e ingiustizia senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana. La Corte dei Conti, infatti, per il mancato pagamento del debito da parte dello Stato per il commissariamento post-terremoto e il commissariamento rifiuti infligge al Comune di Napoli una sfilza di pesantissime sanzioni, a decorrere dal 2019, tra cui quella di pagare un uguale importo per il debito non pagato. Quindi dovremmo dare allo Stato circa 150 milioni di euro per i debiti che lo Stato non ha pagato in tempo. Siamo i danneggiati e le vittime ma paghiamo come se fossimo i colpevoli. La più feroce delle ingiustizie. Ed è per questo che dobbiamo vincere il secondo tempo e, quindi, il campionato. Si devono, in particolare, inertizzare le sanzioni che affosserebbero la città, in quanto ci costringerebbero a togliere risorse per i servizi essenziali, per le politiche sociali, per la scuola, per tutto. Ed è per questo che tra le tante iniziative che si metteranno in campo abbiamo previsto una giornata di mobilitazione cittadina contro il debito ingiusto a piazza Municipio la mattina del 14 aprile».