- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – I residenti del quartiere Vasto di Napoli si sentono “abbandonati e traditi”, così scrivono sulle pagine social dopo l’aggressione da parte di un gruppo di giovani extracomunitari nei confronti di alcuni militari dell’esercito  di pattuglia in via Firenze nell’ambito del programma “Strade Sicure”.

Un video di due minuti  e tre secondi girato con un cellulare e poi caricato su facebook documenta la guerriglia urbana. E’ un tardo pomeriggio di domenica in via Firenze, all’angolo con via Torino, a pochi passi dalla stazione centrale di Napoli. Sono cinque i militari dell’esercito a presidio della zona. Davanti a una panineria senza insegna un uomo di colore si accascia al suolo, secondo alcuni testimoni era ubriaco. A quel punto i militari intervengono, si avvicinano a lui gli chiedono qualcosa e tentano di farlo alzare.

Più in là un gruppo di stranieri guarda cosa sta accadendo. Si sentono forse minacciati dalla presenza dell’esercito e si avvicinano ai militari che li allontanano. Pochi secondi e i ragazzi si moltiplicano. A quel punto la tensione sale alle stelle: gli extracomunitari iniziano a urlare, a fischiare finché non vola anche qualche spintone. E’ caos. In strada decine di persone, migranti e residenti. Per fortuna il peggio è stato evitato con l’intervento, dopo pochi minuti, di carabinieri, polizia e 118 che portano via l’uomo che era accasciato al suolo. Tra i fischi dei migranti parte anche la camionetta dell’esercito che segue l’ambulanza.

La guerriglia dalla strada si trasferisce sul web. Il video che documenta l’accaduto viene caricato sulla pagina facebook del quartiere. Nella didascalia si legge: “Siamo stanchi, non possiamo vivere in questa condizione di pericolo costante”. Nei commenti c’è l’ira dei residenti che chiedono a gran voce l’intervento dello Stato in un quartiere molto provato dove la percentuale di immigrati è altissima e il degrado è sconfinato, lo spaccio e la prostituzione sono una ferita sempre aperta.

Arriva puntuale anche la reazione di alcune associazioni antirazziste che, dopo la pubblicazione del video, insorgono sui social: “Dopo pochi attimi concitati i militari non hanno esitato a picchiare il migrante con calci e schiaffi come testimoniato da alcuni video e foto raccolte al momento dell’accaduto dalle persone presenti”.

E’ una guerriglia, non solo urbana.