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Napoli – Combattere la discriminazione di genere e di orientamento sessuale sui luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, applicando le norme esistenti. È il tema della tavola rotonda organizzata da Arcigay Napoli e dal sindacato bancario Unisin Regionale Campania, che si è svolto nell’Antisala dei Baroni al Maschio Angioino. Una iniziativa nata nell’ambito delle iniziative sulla sicurezza sul lavoro promosse dall’Osservatorio “Napoli Città Sicura” presieduto da Vincenzo Solombrino.
L’assessore al Lavoro Enrico Panini ha aperto la lunga serie di interventi portando il saluto del Sindaco de Magistris e sottolineando il valore della non discriminazione per un effettivo benessere sul lavoro.
Il mondo del lavoro, per Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli, è ancora fortemente discriminatorio nei confronti delle donne e della comunità LGBT. Tra i più discriminati, a partire dall’accesso al mondo produttivo, i transessuali. Per questo – si è detto – occorre costruire percorsi che portino a denunciare le discriminazioni con maggiore facilità, a partire da una capillare e corretta informazione sulle norme del codice delle pari opportunità.
Un ruolo fondamentale è svolto dalle consigliere di parità, nominate dal Ministero del Lavoro e presenti negli enti locali di tutto il territorio nazionale, e dai Comitati unici di garanzia (Cug).
Luisa Festa, consigliera supplente di parità della Regione Campania ne ha spiegato contenuti e competenze, sottolineando l’esistenza degli strumenti di contrasto ai quali, però, si ricorre ancora troppo poco.
Le discriminazioni di genere e per orientamento sessuale, ha spiegato Giuseppe Cantisano, capo dell’ispettorato territoriale del lavoro di Napoli, non costituiscono violazioni evidenti e di facile individuazione, e per questo l’intervento degli ispettori, che sono chiamati ad applicare le norme del codice, va richiesto e sollecitato proprio dalle consigliere di parità