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Napoli- Prima sì e poi no: «Per evitare strumentalizzazioni». Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris non interverrà al convegno organizzato a Napoli dal Grande Oriente d’Italia sul tema dei diritti umani a cui era stato invitato per portare il saluto della città. Lo ha annunciato lo stesso sindaco in un comunicato. «Le polemiche di questi giorni – ha spiegato – ed anche il dibattito che ne è scaturito rischiano di dare un significato completamente distorto alla mia presenza al convegno. Il mio intento era quello di portare un saluto istituzionale, ma soprattutto di ribadire quello che affermo da 25 anni sulla massoneria e ricordare come le massonerie deviate sono state determinanti nel fermare il mio lavoro di magistrato». «Ed avrei anche affermato ha aggiunto – che non si deve cadere nelle generalizzazioni e che non esiste l’equazione “massone è come dire delinquente” o “massone è come dire affiliato alla criminalita’ organizzata’. La storia insegna che ci sono tanti massoni per bene. Anche se il mio essere magistrato e persona totalmente autonoma ed indipendente mi tiene lontano da ogni forma di appartenenza, se non ai miei valori e alla mia terra». «Il tema del convegno – ha inoltre rilevato il sindaco di Napoli nella sua dichiarazione – che si incentra sui diritti umani mi impegna da sempre come giurista, come sindaco ed ex magistrato e per questo avevo accettato l’invito e su questa traccia avrei anche svolto il mio intervento. Mi sarei aspettato l’apertura di un confronto su quello che avrei detto, anche di forte, ed invece si è scatenato un dibattito sull’opportunità o meno della mia presenza».

«Ho quindi deciso di rinunciare alla mia partecipazione al convegno, per evitare – ha proseguito – ogni indebita strumentalizzazione, dal momento che si registra una dialettica molto dura tra articolazioni dello Stato, a cui sono affidati compiti anche di controllo, come la Commissione antimafia, e lo stesso Goi». «C’è un acceso dibattito sull’iniziativa dei controlli e sulla denuncia che è stata presentata nei confronti della Commissione antimafia e non posso consentire che la mia presenza possa essere interpretata come una posizione di equidistanza rispetto a questa situazione o come una sorta di giudizio non negativo nei confronti di questa denuncia. Chiaramente la mia posizione è che ogni controllo ed attività di accertamento, parlamentare o giudiziaria, deve essere accettata da chi nulla ha da nascondere», ha concluso de Magistris.