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di Daniele Di Martino

Lo sfogo arriva sui social. L’attacco è rivolto a un manager vicino al segretario del Pd Matteo Renzi. Si va allo scontro tra il sindaco di Castellammare, Toni Pannullo, e il Soprintendente di Pompei, Massimo Osanna. A scatenare la diatriba social la mancata firma della convenzione per la scuola di formazione e il museo archeologico alla Reggia di Quisisana. Tutto parte dall’intervista concessa da Osanna al quotidiano La Repubblica, nella quale accusa il Comune di non voler concedere i locali alla Soprintendenza e al Ministero per la realizzazione del polo museale voluto dal ministro Franceschini.

Toni Pannullo non ha retto l’urto e iniziato a sbottare, definendo quella di Massimo Osanna “un’uscita fuori luogo” perché Osanna “è letteralmente scomparso”. Apriti cielo.  “Per la prima volta la Soprintendenza – ha continuato il sindaco di Castellammare – aveva avuto un interlocutore che aveva dato estrema disponibilità, volontà ed entusiasmo per chiudere una vicenda lunga anni ed anni. Nello scorso dicembre aveva approvato in Consiglio Comunale l’atto propedeutico alla istituzione del Museo Archeologico e pronti a firmare il disciplinare tecnico, l’esimio Prof Osanna ci ripensava e ci chiedeva nuovi spazi per la Scuola del Mibact con annessa foresteria. Nuovo ok nuova disponibilità ma poi prima da Giugno poi da settembre si interrompono le trasmissioni”.

Poi un’accusa ben più grave: “Tra un viaggio in Giappone e l’altro a parlare solo di Pompei, l’esimio Prof. Osanna è letteralmente scomparso. Pazienza, noi non molliamo se vuole farlo lui si assuma tutte le responsabilità e non le scarichi su altri”.  

L’opposizione in consiglio comunale chiede invece “un atto di chiarezza” rispetto alle dichiarazioni del Direttore generale della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna che sul quotidiano La Repubblica denuncia che ‘’nonostante i continui solleciti, non si è ancora giunti alla firma della convenzione da tempo programmata’’.

‘’Come opposizioni – sottolineano i consiglieri – abbiamo sollevato questo tema quasi un anno fa. L’Amministrazione venga in aula e chiarisca . Non possiamo e non vogliamo assistere all’ennesima sottrazione di un lungo lavoro fatto di accordi e riunioni operative. Il venir meno di questa disponibilità rappresenterebbe uno schiaffo alla storia e alla cultura del nostro territorio’’.