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Monta la polemica a Napoli dove tanti cittadini si sono visti recapitare in ritardo gli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti (Tari). Il discorso si riferisce a 380mila utenze domestiche e 70mila aziendali che avrebbero dovuto saldare la prima rata entro il 16 maggio. Il problema è che i bollettini a costoro siano arrivati ben oltre quella data, disagio non a poco, considerando che la scadenza – visto il disguido – è stata prorogata dal Comune al 30 giugno. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che il 16 dello stesso mese i cittadini debbano pagate la seconda rata. Un incrocio noioso per i napoletani, obbligati ad affrontare una doppia e imprevista spesa nel giro i quindici giorni. I motivi del ritardo sono ascrivibili all’approvazione del bilancio in Consiglio comunale, avvenuta a fine aprile.  Gli uffici hanno atteso l’approvazione del bilancio in Consiglio comunale, avvenuta a fine aprile.