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Napoli – Non ci saranno giorni nei quali il dolore si placherà. Non ci saranno giornate di felicità perché un lutto del genere sarà insuperabile. Le urla, poi, si sono alzate altissime al cielo. «No, perché, perché ci hai lasciati?». Domande senza risposte pronunciate con rabbia, con le lacrime agli occhi. E poi parole all’indirizzo dell’assassino: «Bastardo». Il dolore è  straziante tra i familiari e gli amici di Immacolata Villani, la ragazza di 31 anni ammazzata a Terzigno, davanti alla scuola elementare della figlia di 9 anni, con un colpo di pistola alla tesa esploso dal marito Pasquale Vitiello che poi si è suicidato con la stessa arma a pochi metri dal luogo dell’agguato. Questa mattina si sono celebrati i funerali nella chiesa di Sant’Anna ai Pellegrini, a Boscorele, dove negli ultimi giorni prima di morire si era rifugiata con la figlia per scappare dalla violenza del marito che era stato denunciato da lei per un’aggressione fisica avvenuta in casa e dove ha celebrato il suo matrimonio con l’uomo che poi le ha tolto la vita senza alcuna pietà, non avendo pena neanche per la figlia che sarebbe diventata orfana alla quale ha scritto diverse lettere di addio. «Il tuo coraggio non ti ha salvato dalla morte, tu che credevi nell’amore sei stata uccisa senza pietà. Ci hai lasciati senza neanche un saluto», ha detto dal pulpito della chiesa una delle cugine che ha letto una lettera nel ricordo di Imma. «Questa è una morte incomprensibile e rende ancora più devastante la sua comprensione. Adesso la testimonianza è la figlia, lei è viva e dovrà essere la figlia di tutti noi». Quando il feretro ha lasciato la chiesa sono volati in cielo palloncini rossi e bianchi, i colori preferiti di Imma ed è stata urlato forte il suo nome: «Imma è viva, Imma è viva», dicevano ragazze e ragazzi che indossavano una maglietta bianca con il volto della ragazza impresso.