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Pozzuoli – Hanno fatto ritorno a Meolo in provincia di Venezia i corpi delle tre vittime della Solfatara a Pozzuoli morte precipitando in una buca il 12 settembre scorso durante una visita turistica. Sono i componenti della famiglia Carrer, papà, mamma e figlio di 11 anni, hanno fatto ritorno nel loro paese d’origini dopo l’esame autoptico che ha confermato che i tre sono morti soffocati dai vapori tossici esalati nella buca che si è aperta d’improvviso sotto i loro piedi. Della famiglia si è salvato solo il figlioletto di 7 anni, Alessio, in affido ora ai nonni e ad una zia e per lui e’ partita anche una raccolta fondi da Napoli. Questa mattina una ditta di pompe funebri, su incarico del comune di Pozzuoli si è occupata del trasferimento delle salme in Veneto. La Procura di Napoli ha nel frattempo iscritto nel registro degli indagati una persona, l’amministratore delegato dell’azienda privata che ha in gestione il cratere attivo, meta di migliaia di turisti ogni anno. Sono in corso gli studi da parte dei periti nominati dalla Procura, esperti geologi e vulcanologi, per cercare di comprendere i motivi per i quali si è aperta la voragine sotto i piedi del piccolo di 11 anni. I fumi tossici hanno poi ucciso prima il padre e poi la madre che hanno provato a soccorrere il piccolo. Si indaga per i reati di omicidio e disastro colposo.