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“Carlo Tavecchio si e’ appena dimesso dalla presidenza della Figc”. Lo ha detto il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, uscendo dal consiglio federale. “Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato”. Nella ricerca delle responsabilità della grave crisi del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al Mondiale, e’ questo – risulta all’Ansa – che Carlo Tavecchio ha detto oggi ai consiglieri della Figc prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio, ovviamente a cominciare da se stesso. “Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi”, ha poi aggiunto ai consiglieri. 

“Carlo Tavecchio sta per chiedere le dimissioni di tutto il consiglio federale che presiede”. Lo apprende l’Ansa, in ambienti della Figc. La riunione del consiglio federale e’ appena cominciata, dopo un breve incontro faccia a faccia tra Tavecchio e il presidente della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia.

l giorno più lungo di Carlo Tavecchio, arroccato subito dopo la mancata qualificazione azzurra al mondiale sulle sue posizioni e per il momento restio a rassegnare quelle dimissioni che invece da più parti vengono invocate. “Ma lui – garantiscono i suoi più stretti collaboratori – non entrerà nel consiglio federale di oggi dimissionario”. Questo non vuol dire però che le dimissioni non possano arrivare a riunione in corso, quando si arriverà alla conta dei voti.

Giovanni Malagò a ‘Che tempo che fa‘ ha detto che pensa e si augura che Tavecchio si presenterà dimissionario. D’altra perte, Malagò è stato chiaro fin da subito: “Fossi in Tavecchio mi dimetterei”), in molti, quasi tutti (vengono annunciati tra l’altro sondaggi plebiscitari sull’argomento), vogliono la testa del capo del calcio italiano, che dal canto suo ha provato a ideare una bozza di programma per i prossimi due anni e mezzo di governo in Federcalcio, per il rilancio del movimento a partire dalla base. Sono però sempre meno le componenti disposte a concedergli la fiducia, quella che di fatto Tavecchio chiederà in un Consiglio ridotto all’osso per via dei due commissariamenti di Lega A e B. Al momento, sicuro alleato di Tavecchio c’è il solo Renzo Ulivieri, presidente dell’AssoAllenatori e vicepresidente federale.