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Torino – Nel settembre del 2015 venne messo a segno un furto da 7 milioni di euro nell’appartamento di una facoltosa ereditiera, nel centro storico di Torino. Oggi in tribunale il processo si è chiuso con la condanna dei presunti autori, l’albanese Zef Zefi e il serbo Denis Jovanovic, detenuti dall’aprile del 2016, a quattro anni di carcere. L’accusa è stata sostenuta dal pm Andrea Padalino. Secondo le indagini della polizia i due furono aiutati dalle gestrici di una prestigiosa boutique, Maddalena Rizzi e la figlia Silvye Lanza, dalle quali si serviva la signora. La posizione della Rizzi è stata stralciata per l’indisponibilità del suo avvocato difensore, mentre la figlia ha patteggiato 18 mesi di reclusione. La vittima del furto e la sua collaboratrice domestica si sono costituite parte civile con gli avvocati Teresa Leone e Marco Feno: la prima ha ottenuto una provvisionale di 500 mila euro, la seconda di cinquemila. Il bottino non è stato recuperato.