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Salerno – Legambiente da un paio di settimane ha cambiato il vertice campano: il salernitano Michele Buonomo ha lasciato il posto a Mariateresa Imparato, con Francesca Ferro a supportarla nel ruolo di direttore regionale. Il rinnovo dei vertici ha determinato anche una evidente virata nella strategia comunicativa. Oggettivamente ora più aggressiva, Legambiente Campania interviene di spada, puntualmente, sui temi del momento. In una nota Anna Savarese, segreteria regionale commenta la delibera della Giunta regionale ‘linee guida per misure alternative alle demolizioni di immobili abusivi’.

Afferma: “Come aveva annunciato dopo l’impugnatura da parte del governo della legge 19/17, la Giunta Regionale della Campania – peraltro in piena campagna elettorale – insiste su soluzioni pasticciate al grave problema dell’abusivismo edilizio, demandando ai Comuni l’onere della soluzione e non assumendosi responsabilità chiare di governo del territorio. La delibera della Giunta regionale dello scorso 6 febbraio ‘linee guida per misure alternative alle demolizioni di immobili abusivi’ di fatto si configura solo come un atto di indirizzo per i Comuni, non è vincolante ma in realtà ‘scarica la patata bollente’ proprio sui Comuni. Questi, non si sa con quali mezzi, visto che le pratiche di condono giacciono inevase da decenni nei loro uffici, dovrebbero oggi acquisire al patrimonio comunale gli edifici abusivi, darli in fitto a quelli che hanno commesso l’abuso ‘per necessità’ e utilizzare per altri scopi quelli rimanenti, tutto ciò verificando che le opere edilizie non siano in contrasto con rilevanti interessi urbanistici, ambientali e paesaggistici o di rispetto dell’assetto idrogeologico. Riteniamo che tale delibera, denoti solo attendismo e, come sempre quando la politica si mostra debole o indecisa, sia solo foriera di ulteriori abusi. Pur di non assumere posizioni chiare si diventa ambigui ed impopolari con tanti cittadini che si sono assunti l’onere economico di vivere in abitazioni legali e soprattutto si diviene ingiusti contro quei cittadini che hanno avuta la casa abbattuta”.