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Il governatore Vincenzo De Luca chiederà al governo lo stato di calamità naturale per la grave siccità che sta colpendo il mondo dell’agricoltura. Lo ha dichiarato il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello, in un’intervista al Tgr Campania. La crisi idrica sta mettendo in ginocchio l’agricoltura: i produttori stanno perdendo tutto il raccolto di frutta e ortaggi e gli allevatori trovano difficoltà per gestire i capi di bestiame e i caseifici. C’è lo stress da caldo per gli animali nelle fattorie dove le mucche che con le alte temperature stanno producendo fino al 20 per cento circa di latte in meno rispetto ai periodi normali; in certe zone manca pure l’acqua e sono entrate in funzione le autobotti per il rifornimento degli abbeveratoi. Si rischia di perdere del tutto ortaggi, frutta, cereali, pomodori. L’assenza di piogge sta condizionando tutta la produzione agricola regionale, con perdite finora stimate fino al 40%. Senza contare che la risemina aumenterà i costi della produzione per gli agricoltori.

Secondo il presidente Masiello, una delle soluzioni per far fronte a queste emergenze potrebbe essere quella di trattenere l’acqua piovana durante l’inverno per poi metterla a disposizione i contadini e società in estate.