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Dopo il recente pronunciamento della Corte di Cassazione sul caso di un alunno di 11 anni investito dal pullman scolastico e morto subito dopo l’uscita da scuola nel 2003, è stato facile dedurre che il buco normativo sulle responsabilità scuola-famiglia all’uscita delle scuole andava colmato.

Quello che invece non ci si augurava era il guazzabuglio di commenti rilasciati dai rappresentanti istituzionali di Governo a valle della proposta di legge Malpezzi che affida la decisione di accompagnare o andare a prendere i figli a scuola esclusivamente dalla volontà delle famiglie, esonerando la scuola da responsabilità che non le competono.

Da una parte la Ministra all’Istruzione Valeria Fedeli ribadisce che anche i genitori degli alunni di scuola media devono ritirare personalmente i figli all’uscita, e in caso di necessità si può ricorrere ai nonni; dall’altra il segretario nazionale Pd Matteo Renzi afferma l’assurdità della proposta sostenendo che “la legge va rivista lasciando autonomia di scelta alle famiglie e rimanendo in linea con le normative degli altri Paesi Europei”.

Nel guazzabuglio di commenti e convinzioni di queste ore si inserisce anche l’onorevole Pd Camilla Sgambato,  componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, assumendo una posizione chiara in favore dell’autonomi dei ragazzi e della libertà di scelta dei genitori: “Il recente pronunciamento della Corte di Cassazione ha creato confusione e incertezza tra molti dirigenti scolastici e preoccupazione nei genitori. Per questo siamo convinti sia necessario intervenire per colmare un vuoto normativo e fare in modo che la decisione di accompagnare o andare a prendere i figli a scuola dipenda esclusivamente dalla volontà delle famiglie, esonerando la scuola da responsabilità che non le competono. Sono certa che vi siano margini per trasformare la proposta di legge Malpezzi, che restituisce validità all’autorizzazione con cui i genitori esonerano la scuola, in una norma immediatamente applicabile”.

Poi la Sgambato aggiunge: “Il Pd crede nell’autonomia dei ragazzi e nella libertà di scelta dei genitori ed è convinto, inoltre, che la responsabilità del personale scolastico si esaurisca entro le mura della scuola. Mi impegnerò perché la norma possa essere estesa anche per le attività pomeridiane ludico-ricreative destinate ai ragazzi”.