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Salerno – De Luca è uomo rigoroso; intransigente, probabilmente, lo è ancor più con i figli. Non è un caso che Roberto paghi con le dimissioni dall’incarico di assessore – ben oltre le sue colpe – una vicenda nella quale si ritrova indagato da parte della Procura di Napoli per ipotesi di reato che, almeno da quanto appare dal secondo video pubblicato da Fanpage.it, sono di difficile individuazione per occhi comuni. Il Governatore, però, un’idea sul disegno complessivo ce l’ha e la sbandiera oggi in un video messaggio di 10 minuti affidato ai social e qui sotto integralmente riportato. La sua è una ‘chiamata alle armi’.

Parla di “campagna pseudo-giornalistica” e di “operazione camorristica e squadristica”. Argomenta: “Questi fatti sono la migliore conferma che in Campania stiamo buttando fuori la camorra e tutti gli interessi oscuri che si sono nascosti dietro la gestione del ciclo dei rifiuti. Due anni fa abbiamo stipulato un protocollo di legalità con l’ANAC per vigilanza e controllo dei cicli di gestione rifiuti e delle acque. Le gare per rimuovere le ecoballe vengono approvate dall’Anac che a sua volta approva i capitolati di gara, vigila sulle aziende partecipanti, controlla le commissioni aggiudicatrici. Dunque il senso di questa ignobile aggressione è esattamente questo: la camorra la stiamo cacciando dalla Campania e questa è la risposta che abbiamo ottenuto”. Sul fatto specifico: “Viene ingaggiato un camorrista che va da mio figlio: parla solo lui cercando di tirare in ballo la Regione, le ecoballe, le gare… E’ vergognoso. Questa è la reazione dei delinquenti e dei camorristi alla nostra operazione di pulizia. Rispetto a queste aggressioni squadristiche e camorriste stiamo vivendo in Campania una fase di resistenza: ci sentiamo partigiani a difesa di valori di libertà e dignità umana”.

Fatta l’analisi, passa all’offensiva: “Chiederemo di sapere chi sono questi provocatori, chi è venuto a fare questa montatura e sofisticata manovra di inquinamento delle elezioni, chi li manda, chi li paga, pretenderemo chiarezza assoluta”. Consueto attacco ai 5 Stelle: “Sono mesi che sfido Luigino Di Maio ad un dibattito pubblico in diretta sulla materia che vuole lui” ma le vere bordate le riserva a Pietro Grasso: “Si vergogni delle dichiarazioni rese: non una parola sui camorristi che vengono a fare operazioni di aggressione ma finto moralismo da quattro soldi. Sfido anche lui ad un dibattito pubblico in diretta su tutti i temi della moralità pubblica”. Conclude: “Abbiamo capito che governare questa regione significa fare i conti con un groviglio duro di interessi e di poteri che per la prima volta stiamo spazzando via dalla gestione delle decine di milioni della materia-rifiuti. Faremo ringoiare tutti a chi ha ordito questa aggressione e a chi ad essa si è prestato”.         

Una nuova Resistenza

Campania a testa alta. Una nuova Resistenza

Publiée par Vincenzo De Luca sur Lundi 19 février 2018