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Salerno – Sui ritardi della Pubblica Amministrazione campana, nel cui contrasto è impegnato il Governatore De Luca, si registra la costituzione dell’asse Simone Valiante (deputato Pd)-Antonio Lombardi (presidente FederCepi, ex presidente di Ance Salerno e Salernitana Calcio). Asse inedito non tanto per la vicinanza geografica (i due sono originari della stessa zona del Cilento) quanto per la potenziale distanza politica. Valiante ha depositato nella seduta del 27 novembre una interrogazione parlamentare a risposta in commissione al Ministro dell’Economia e delle Finanze in merito alla denuncia di FederCEPI Costruzioni che nei giorni scorsi aveva pubblicato una articolata analisi, da cui si evinceva il persistere di gravissimi ritardi nei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione. Valiante comunica: “L’Ufficio Studi di FederCEPI Costruzioni, analizzando i dati di fatture elettroniche e relativi pagamenti, comunicati dalle pubbliche amministrazioni nell’anno 2016 alla PCC, la piattaforma dei crediti commerciali realizzata e gestita per il Ministero dell’economia e delle finanze dal dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, aveva difatti rilevato che in Campania oltre il 54,5% delle fatture emesse dalle imprese verso la pubblica amministrazione nell’anno 2016, per un valore di 5.748.692.654,90 euro (sul totale di 10.530.886.275,50 euro) ancora non è stato liquidato. L’ultimo monitoraggio FederCEPI, da cui sono state desunte le informazioni riportate è stato effettuato il 22 settembre 2017: risultano enti per i quali la piattaforma rileva pagamenti relativi al 2016 fermi allo 0% (benché risulti regolarmente il ciclo di fatturazione attivo, con i relativi importi); il presidente di FederCEPI Costruzioni Antonio Lombardi ha osservato che «Per gli enti pubblici in Campania analizzando i dati disponibili in piattaforma, siamo in presenza di una situazione di assoluta gravità: i ritardi permangono ben oltre i limiti imposti dalle leggi nazionali ed europee. Così si strozza l’economia e si costringono tante aziende, soprattutto del settore delle costruzioni, a tensioni finanziarie e crisi di liquidità spesso intollerabili e insostenibili. Le pubbliche amministrazioni sono tenute a pagare le fatture entro 30 giorni dalla data del ricevimento, ad eccezione degli enti del servizio sanitario nazionale, per i quali il termine massimo di pagamento è fissato in 60 giorni. Il rispetto di queste scadenze è un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale e rientra nel rispetto delle direttive europee in materia di pagamenti dei debiti commerciali, su cui la Commissione Europea effettua un puntuale e rigoroso controllo»”.

Al Ministro delle Finanze, Valiante ha quindi chiesto «quali elementi si intendano fornire sui fatti descritti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere al riguardo».

«Ringraziamo l’On. Simone Valiante per l’attenzione e la grande sensibilità dimostrata – commenta il presidente di FederCEPI Costruzioni Antonio Lombardi – ed auspichiamo che la sua iniziativa riporti il tema dei ritardi nei pagamenti sui tavoli decisionali della politica, dove troppo spesso alle parole, agli annunci ed ai proclami non seguono fatti conseguenziali. Il comparto dell’edilizia continua a scontare drammaticamente gli effetti della crisi anche a causa di una politica che non solo non onora i propri impegni ma addirittura non salda i propri debiti. Siamo convinti che grazie all’iniziativa parlamentare di Simone Valiante riusciremo ad avere elementi di chiarezza per dare risposte concrete alle tante aziende che, anche a causa di questi incresciosi ritardi, scontano quotidianamente enormi difficoltà».