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Napoli – In vista dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico, per i 900mila alunni campani interessati dall’obbligo di vaccinazione, spiega De Luca, “abbiamo lavorato con l’ufficio scolastico regionale per avviare forme di collaborazione con l’obiettivo di implementare le vaccinazioni e di dare una mano alle famiglie semplificando le procedure dando una mano a rispettare gli obblighi di legge“. E già, la vaccinazione è “un obbligo da rispettare“.

Secondo il presidente il massiccio calo delle vaccinazioni, che ha portato il governo a varare le sanzioni, è dovuto “a un rilassamento nel Paese che considera superati alcuni problemi sanitari; da piccoli la mia generazione aveva davanti immagini di bambini colpiti da poliomelite e quindi la vaccinazione era un’ancora di salvezza contro possibili tragedie. Il problema è sembrato superato ma non è così, perché rischiamo il ritorno di queste malattie“.

Per quanto riguarda, invece, le modalità il consigliere per la Sanità, Enrico Coscioni, invita le famiglie “a non affollarsi alle Asl. Con un protocollo sarà garantita la massima assistenza“. Quanto al monitoraggio, in attesa dell’anagrafe unica, da novembre ci sarà una app vaccini da cui si potranno rilevare informazioni e nella quale si potrà entrare con la tessera sanitaria.

Maria Luisa Franzese, direttore dell’Ufficio scolastico regionale sottolinea che con tutte le 1.700 scuole, paritarie e non paritarie, “sarà fatto un accordo che agevolerà il lavoro dei dirigenti scolastici“. Il termine fissato dal ministero dell’Istruzione per mettersi in regola il 10 settembre, dice l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, sarà rispettato.

Il protocollo con le scuole prevederà che le stesse compilino un foglio excell con l’elenco degli alunni da inviare alla Direzione generale Salute della Regione che lo smisterà all’Asl di competenza cui è demandato il controllo. L’Asl chiamerà le famiglie perché i figli si vaccinino. La situazione della copertura vaccinale in Campania e differente da provincia a provincia. Quelle più in regola, soprattutto per quanto riguarda l’esavalente, morbillo e rosolia, sono Salerno, Benevento e Avellino, dove però al massimo si arriva al 94% dei bambini vaccinati (a Benevento punta del 96% per l’esavalente). Più complicata la situazione delle tre Asl diNapoli (Napoli Centro, Sud e Nord), dove si arriva a volte a stento poco sopra l’80% e dove per il morbillo, parotite e rosolia si toccano anche il 76% (Napoli Centro e Nord). La vaccinazione per la varicella è la meno praticata: solo il 25% a Napoli Centro, 37% NapoliNord, 38% Napoli Sud e persino Salerno ha solo 74% e Benevento 90%.

L’obiettivo è recuperare i ritardi – ribadisce De Lucae per questo abbiamo cercato di semplificare al massimo la vita alle famiglie e ai dirigenti scolastici. Chiediamo il massimo della collaborazione al mondo dell’informazione“.