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Salerno – Aumento delle spettanze ai direttore generali della Asl. Il segretario della Uil – Politiche sanitarie – Biagio Tamasco non ci sta. Penna in carta, scrive al Ministro della Salute, all’Anac e al Governatore: “A seguito della deliberazione della Giunta Regionale della Campania del 1 agosto 2017 con la quale si è inteso riconoscere ai Direttori Generali delle Asl Campane un miglioramento del trattamento economico annuo in quanto ‘la sanità campana, per le rilevanti sfide future e gli impegnativi processi riorganizzativi in corso, deve poter contare su una classe dirigenziale qualificata, motivata e adeguatamente remunerata, ove ne ricorrano le condizioni’. In primo luogo non si è contrari al principio della remunerazione adeguata ai direttori generali in quanto effettivamente la stessa risultasse troppo bassa rispetto alle responsabilità ascritte in capo agli stessi; la stessa retribuzione dovrebbe però essere agganciata a criteri di valutazione intellegibili e cristallini, facilmente riscontrabili dall’utenza e dagli operatori. In riferimento ai criteri di valutazione non si comprende quale siano i risultati raggiunti dai direttori generali anche perché essi non risultano pubblicati sui siti web istituzionali delle relative Asl. Il criterio adottato per allineare gli emolumenti, ovvero portarli alla stregua di quelli di altri dirigenti di struttura apicale ‘con particolare riferimento a quelle di dipartimento’, fa sorgere spontanea la riflessione per cui ci si chiede come mai possano essere erogati emolumenti di molto superiori a quelli del direttore generale e che in alcuni casi sfiorano e superano i 300.000 €. Giova ricordare che alcune delle ASL inserite in prima fascia, in particolare l’ASL Salerno e l’AOU Ruggi, non abbiano ancora pubblicato gli emolumenti dei dirigenti in esse operanti, nel caso del Ruggi siamo fermi al 2013, nonostante che l’ANAC nella seduta del 17 maggio 2017 abbia ribadito che  l’obbligo di pubblicazione degli emolumenti complessivi a carico della finanza pubblica percepiti dai dirigenti debba ritenersi non sospeso e, dunque, da rispettare. Altra questione non secondaria, almeno dal punto di vista dell’opportunità del provvedimento, è quella per cui si aumentano le remunerazioni dei direttori generali giustificandole con gli obiettivi che sarebbero tenuti a perseguire, primo tra tutti il mantenimento e l’implementazione dei LEA, nel mentre si continua a chiedere ai cittadini campani l’odiosa tassa del super ticket per la compartecipazione alla spesa sanitaria regionale. Sempre in relazione agli obiettivi da raggiungere bisognerebbe spiegare i motivi delle lunghe liste d’attesa, l’orripilante fenomeno delle barelle nei pronto soccorso e nei reparti ospedalieri, il ricorso massiccio a quote di lavoro straordinario per il comparto che sfiora limiti astronomici, il continuo depotenziamento del numero di posti letto degli ospedali pubblici. Appare evidente che qualche obiettivo non sia stato raggiunto. Pertanto la UIL FPL di Salerno ritiene che le motivazioni addotte a sostegno del provvedimento adottato con deliberazione della Giunta Regionale della Campania siano non solo socialmente inaccettabili, considerata l’attuale congiuntura economica in cui versa la popolazione della Regione Campania ma anche inique poiché premiano poche e selezionate professionalità a discapito di migliaia di lavoratori che con spirito di abnegazione e sacrificio continuano a garantire una sanità pubblica al collasso ma che dovrebbe rappresentare il faro dell’azione politica regionale, anche in considerazione di quanto più volte affermato, ovvero che avremmo assistito ‘a qualcosa di eccezionale’. Peccato che finora di eccezionale ci sia stato solo l’aumento delle retribuzioni”.