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Salerno – E’ un inferno senza fine quello che sta vivendo il Vallo di Diano a causa dei tanti devastanti incendi. Ardono ancora le montagne di San Pietro al Tanagro e di Polla. Qui sono al lavoro da ferragosto 14 operai dell’anti incendio boschivo della comunità montana Vallo di Diano con i capisquadra Michele Gallitiello e Arsenio Biscotti supportato anche dal capo operaio del cantiere forestale di Polla e altri forestali. Sul posto anche i vertici regionali per coordinare le operazioni, soprattutto aeree. Da giovedi pomeriggio opera anche un elicottero. Sul posto inoltre i volontari della protezione civile di Polla guidati da Angelo Caso e dal consigliere comunale Giuseppe Curcio.

Le operazioni sono in atto per arginare le fiamme, evitare contatti con l’ex discarica ormai circondata dal fuoco ma fortunatamente ancora non toccata direttamente ma soprattutto salvare una fattoria alle spalle del convento santuario di Sant’Antonio. Da segnalare anche le numerose difficoltà per caricare l’acqua da parte dell’elicottero nel fiume Tanagro sia per la enorme scarsità idrica provocata da mesi di assenza di pioggia, sia per  la presenza di alberi non bonificati nei pressi dei fossati solitamente usati in questi casi. Una situazione di vera emergenza dove appunto senza soste continuano gli incendi con costanti e diversi fronti aperti. Da San Pietro al Tanagro a Corleto Monforte, da Polla ad Atena Lucana.

Non si fa in tempo ad arginare i danni in un sito che se ne apre un altro. E’ un continuo fuggi fuggi per arginare l’avanzare dei roghi. Ad Atena Lucana hanno rischiato grosso anche capannoni ed aziende in località Maglianello. Polla appare “spaccata” in due: da un lato le fiamme che stanno divorando la montagna di Costa Cucchiara con l’ex discarica ancora al sicuro grazie al lavoro degli operai dell’anti incendio boschivo e l’altro quello che rasenta la strada che porta da Polla a Petina. In questa zona hanno preso fuoco ben tre autovetture di altrettanti operatori impegnati nelle operazioni di spegnimento. Unanime le condanne da parte dei cittadini che vivono in modo angosciante questi episodi. Un deturpamento continuo e costante che sta alterando l’assetto idrogeologico del territorio.