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Salerno – Svolta nell’omicidio del 53enne Maurizio Fortino, l’infermiere assassinato poco prima delle ore 23 di giovedì sera a Nocera Inferiore. I Carabinieri della sezione radiomobile del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno catturato un 42enne nocerino, pregiudicato, individuato per le vie del centro nei presi dell’area pedonale: la ricerca era effettuata di concerto con gli agenti della Polizia di Stato ed ha dato i suoi frutti subito, già mezz’ora dopo il fatto di sangue, il presunto assassino era stato arrestato.

“Cruciale è stata la collaborazione di un testimone che ha descritto l’uomo che, pochi minuti prima e per futili motivi, aveva sferrato alla schiena il fendente mortale in un appartamento”, comunica il Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore Antonio Centore. Maurizio Fortino era riuscito a recarsi con il suo scooter sin nei pressi dell’ospedale ma, per lui, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano. “E’ stata recuperata anche l’arma e gli abiti insanguinati del pregiudicato, nel frattempo cambiatosi per tentare di non destare sospetto. Il 42 si trova rinchiuso nel carcere di Fuorni”, chiude Centore.

L’uomo è stato interrogato per l’intera notte. Agli occhi dei primi soccorritori la scena sembrava quella tipica di una tentata rapina sfociata nel sangue: Fortino a terra, accoltellato, con lo scooter Yamaha vicino. La ricostruzione successiva degli inquirenti, invece, tende ad accreditare una pista diversa, con un movente ancora tutto da scoprire. Al momento dell’omicidio, Fortino era in casa di una donna in via Origlia, in centro. Con loro anche la bambina di 10 anni che la donna aveva avuto con il presunto assassino. Sono loro le testimoni dell’assassinio.