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Salerno – Si chiamava Roberto Giacobbe lo speleologo 35enne pugliese morto  in località Corcomona del Comune di Corleto Monforte, a circa 1100 metri di altitudine mentre risaliva un pozzo di 35 metri nella Grotta del Falco. Giacobbe era tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico originario della provincia di Foggia. Scattato ieri sera l’allarme da parte dei compagni di cordata, pugliesi come lui, per tutta la notte il personale del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria è stato impegnato nell’intervento di soccorso.

In un primo momento i soccorritori hanno solo potuto accertare l’avvenuto decesso dello speleologo, poi sono intervenuti anche i soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Campania, Lazio, Puglia, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna e Marche. All’opera i disostruttori, tecnici specializzati del CNSAS per cercare di creare lo spazio tra la roccia della barella. La procura di Lagonegro ha aperto un’inchiesta. Le indagini sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Sala Consilina, che hanno effettuato sul posto tutti gli accertamenti del caso. Le attrezzature del gruppo speleologico sono state sottoposte a sequestro. Recuperato, il corpo del giovane è stato infine trasportato presso l’ospedale di Eboli.

Roberto Giacobbe