- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Sgozzò con il collo di una bottiglia di vetro un connazionale e amico di “bevute” per delle divergenze sulla scelta musicale da ascoltare attraverso il cellulare. I giudici della Corte d’assise e d’Appello hanno dimezzato la pena a  Youssef El Khalidi 34 anni, marocchino. L’uomo, difeso da Antonio Ferrari ed Olivia Pontoni, in primo grado era stato condannato a 30 anni di carcere. I giudici dell’appello hanno tolto le aggravanti prevalenti e riconosciuto solo le attenuanti generiche. 

L’omicidio di Elman Soriy, 35 anni, marocchino  avvenne l’11 agosto 2016 nel piazzale antistante il Decathlon a Montecorvino Pugliano. L’omicida, fuggito subito dopo il delitto, fu fermato nel giro di 24 ore dai carabinieri di Battipaglia che lo individuarono nei pressi di una mensa per senzatetto, gestita da volontari, a Montecorvino Pugliano, poco distante dal luogo dell’omicidio. Il 34enne, durante un litigio per futili motivi dovuti a disaccordi sui brani da ascoltare attraverso un telefono cellulare, sferrò alla vittima, un fendente con un coccio di bottiglia, colpendolo al collo e causandone la morte. A dare l’allarme fu uno straniero che  si trovava a passare nella zona (nei pressi del chioschetto del bar, all’epoca chiuso per ristrutturazione) e che notò il corpo in una pozza di sangue. Per i carabinieri trovare testimoni oculari fu alquanto difficile. Intorno al luogo dell’omicidio sono installate numerose telecamere di sicurezza. Si è scoperto che non registrano. E non potevano, quindi, fornire elementi utili alle indagini. Avviata l’attività investigativa nel giro di pochissime ore il cerchio fu chiuso.