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Salerno – Spesso la verità si cela nei particolari. Succede che il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, al termine del discorso di presentazione della iniziativa della Protezione Civile regionale ‘Io non rischio’ (in programma il 14 ottobre), si rivolga alla platea di volontari in pettolina gialla dicendo: “… ci prepariamo alle Luci d’Artista, tenetevi in caldo”. Frase che, alla luce del ricorso al Tar presentato dall’azienda francese Blanchere avverso l’esito della gara d’appalto pubblica per l’affidamento triennale degli allestimenti formalmente vinto dalla Iren di Torino, diventa di sostanza perché lascia intendere che una decisione, Comune (stazione appaltante) e Iren, l’hanno presa.

Frase che confermerebbe la sostanza di quella attribuita all’assessore ai Grandi Eventi Roberto De Luca in sede di Commissione Trasparenza e trasportata all’esterno da qualche solerte componente, che descriverebbe l’assoluta volontà del Comune di esplorare tutte le possibilità per non perdere l’evento. Non è escluso, quindi, che Comune e Iren decidano di iniziare a montare le luci prima della pronuncia del Tar (24 ottobre) assumendo il relativo rischio (economico) nel caso di una pronuncia di accoglimento del ricorso e quindi di sospensione.

Soluzione caldeggiata dai commercianti che, attraverso le associazioni di categoria, hanno dichiarato di temere “il disastro per l’economia salernitana” nel caso di “sciagurata cancellazione” dell’edizione 2017 dell’evento. Tanto che all’imminente TTG di Rimini il pacchetto Luci d’Artista sarà riproposto. Molti i Tour operator che finora hanno prenotato per la propria clientela nel settore alberghiero; a buon punto anche le prenotazioni nell’extralberghiero strutturato e sedimentato, in città e nell’immediato provincia, proprio sul decennale evento. Starebbero già arrivando, però, le prime disdette.