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Salerno – Roberto De Luca ha fatto seguire i fatti alle parole: in tarda serata di lunedì ha inviato ufficialmente (via Pec) al sindaco Napoli la lettera nel cui corpo, di un solo rigo, scrive “… rimetto nelle Sue mani le deleghe assessorili da Lei conferitemi”.  Passo reso necessario dalla gogna mediatica che ha stritolato l’ex assessore, reo di aver aperto la porta (privata) ad un ex camorrista con telecamera nascosta travestito da finto imprenditore che gli ha teso una trappola nella quale, peraltro, Roberto De Luca non cade, stando a quanto emerge dal video pubblicato. Paga politicamente un prezzo altissimo ma lo fa con la consapevolezza che a 12 giorni dalle elezioni la sua ‘testa’ sul patibolo potrà aiutare il padre (Governatore) e, soprattutto, il fratello (candidato).

Afferma: “Ho ricevuto in queste ore attestazioni di stima, di solidarietà e di affetto da parte di tantissime persone, e anche di avversari politici, in relazione alla vicenda oscura nella quale sono stato coinvolto. E’ chiaro a tutti ormai che è stata messa in piedi, con l’ingaggio addirittura di ex camorristi, una provocazione vergognosa, per inquinare e condizionare la campagna elettorale. So io, e sanno tutti, che per quello che mi riguarda non c’è assolutamente nulla di nulla. Noi lavoriamo da sempre all’insegna della correttezza, del rigore e dello spirito di servizio ai cittadini. Ora però dobbiamo contrastare, con tutte le forze, il processo di imbarbarimento che tocca la vita pubblica del nostro Paese. E dunque occorre mettere in campo ogni energia per vincere la sfida elettorale. Io non intendo offrire alibi a nessuno, né pretesti per operazioni di aggressione politica o per qualunque azione che possa provare a infangare il mio partito, l’istituzione che rappresento o la mia famiglia. Pertanto ho rimesso il mio mandato al sindaco Napoli per consentire a tutti noi di concludere con slancio ed entusiasmo questa campagna elettorale. Ribadisco la mia piena fiducia nell’azione della magistratura. Ma provo in questo momento un sentimento di rabbia e di indignazione per la violenza inaudita esercitata nei miei confronti. Ho sentito il dovere, ancora più per le mille attestazioni di solidarietà che ho ricevuto, di prendere una iniziativa che confermasse, agli occhi di tutti, che noi siamo portatori di valori di correttezza, di trasparenza e di impegno civile, oltre ogni interesse personale. Mi auguro che questa mia decisione sia per tutti noi uno stimolo in più per combattere, con determinazione, passione, entusiasmo e a testa alta, la nostra battaglia politica e di civiltà”.