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Salerno – Centro Elaion: lavoratrice vince la causa di reintegro del posto di lavoro ma il centro non l’assume e lei ricorre al Capo dello Stato. La protagonista è Pina G. 52enne, con qualifica di operatore socio sanitaria addetta ai laboratori. La vicenda ha inizio dopo che la dipendente, che aveva segnalato alla direzione della struttura riabilitativa in cui operava alcuni maltrattamenti verso dei degenti ad opera di alcuni colleghi, fu illegittimamente esclusa sia da socia che da lavoratrice della cooperativa.

Era il 2009 quando prese il via una lunga battaglia legale, non solo civile, che vide più volte la socia lavoratrice affermare vittoriosamente in sede giudiziaria le proprie ragioni: prima con un Lodo Arbitrale (del 26 febbraio 2010) e poi con una Sentenza della Corte di Appello del Tribunale Civile di Salerno  che convalidava totalmente il dispositivo del citato Lodo Arbitrale. Sentenza che fu impugnata dalla cooperativa innanzi alla Suprema Corte. Di alcuni giorni fa una ulteriore sentenza esecutiva della Prima Sezione Civile del Tribunale di Salerno (2353/2017) che ordina alla dirigenza della cooperativa l’immediato reintegro della socia lavoratrice sia nella compagne sociale che sul posto di lavoro ed annulla tutti gli atti deliberati dalla stessa società che avevano stabilito l’allontanamento, in modo illegittimo, della signora Pina G.. Fino ad oggi però la direzione della cooperativa non ha ottemperato a quanto disposto dalla sentenza incorrendo in possibili violazioni sia di carattere civile che penale.

Dato il protrarsi di tale inosservanza dell’ultima Sentenza esecutiva, la socia lavoratrice ha inviato una accorata lettera al Presidente della Repubblica, ed ai Ministri competenti, segnalando il non rispetto di ben tre Sentenze esecutive da parte della dirigenza della cooperativa.

«Siamo pienamente soddisfatti del risultato ottenuto a favore della nostra assistita – hanno affermato i legali della 52enne -. La linea adottata convalida la nostra azione difensiva peraltro confermata con altre sentenze favorevoli alla nostra cliente e pronunciate dalla Autorità Giudiziaria Civile in vari gradi di giudizio. Quest’ultima sentenza dichiara l’illegittima esclusione dalla compagnie sociale e ne ordina l’immediato reintegro della nostra assistita, sia sul posto di lavoro che nella qualità di socia. La Sentenza odierna rappresenta una svolta nella definizione di questa annosa vicenda, la quale si protrae oramai da quasi dieci anni dando legittimamente ragione alle nostre tesi difensive. La non ottemperanza di questa ultima sentenza da parte della dirigenza della cooperativa, che ad oggi non ha adempiuto all’ordine di reintegro ha visto costretta la nostra cliente a rivolgere, con una lettera, un accorato appello alle massime Autorità dello Stato per far valere le proprie ragioni».