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Dall’esperienza quotidiana di assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torrecuso ho potuto toccare con mano la disgregazione del tessuto sociale che ha generato situazioni di povertà non solo economica ma soprattutto morale“. 

Così Alessandra Limata, candidata alla Camera dei Deputati con Liberi e Uguali.

C’è bisogno – aggiunge – di un progetto di welfare diffuso e universale attraverso l’estensione del REI (reddito di inclusione) perché la dignità inizia dal soddisfacimento dei bisogni primari della persona; attraverso l’adozione di un piano sociosanitario nazionale per la disabilità incentrato sulla domiciliarità, perché  le famiglie non vanno lasciate sole; attraverso la ricostruzione di spazi di socialità e partecipazione non solo fisici perché una società cresce se crescono le singole comunità“.
Come assessore alla Pubblica Istruzione non posso non condannare l’aberrazione del sistema  di alternanza scuola lavoro introdotta con la Legge 107/2015, una riforma che snatura il ruolo formativo della scuola e che abitua gli studenti ad accettare un mondo del lavoro fatto di ricatti e senza diritti. E’ la logica stessa della cosiddetta “Buona Scuola” che va cancellata e sostituita con una scuola il cui obiettivo fondamentale sia la formazione in un ambito che garantisca condizioni di uguaglianza sostanziale attraverso la gratuità e la laicità della scuola stessa“.
In quanto funzionario giudiziario, – la conclusione – ho capito che il problema principale della giustizia è la certezza del diritto non tanto, come affermato dalle teorie del liberismo economico, per  aumentare gli investimenti delle imprese estere ma soprattutto per garantire gli interessi delle parti più deboli e indifese della società. Diventa così indispensabile procedere alla completa informatizzazione dei processi, allo snellimento dell’immensa mole di leggi e all’adeguamento del personale in termini di svecchiamento e valorizzazione“.