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Avellino – Di tessere e rimborsi si discuterà giovedì a Via Tagliamento nel confronto tra il commissario David Ermini e il direttorio irpino – il senatore Enzo De Luca, i deputati Valentina Paris e Luigi Famiglietti e la Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio. La prima questione riguarda la validazione delle iscrizioni. Bisogna partire dal lavoro fatto dalla commissione di garanzia provinciale guidata da Giuseppe Di Guglielmo: e allora per il 2016 ci sono 8803 tessere di cui 1170 on line; altre 500, registrate dopo il 28 febbraio, già rientrano nella platea congressuale del 2017. E’ in ballo l’elezione del segretario e ognuno dei quattro del direttorio cercherà di far passare la sua linea con l’obiettivo di avere la maggioranza relativa nel Pd e quindi gioco facile alle politiche. Comunque sia, il tesseramento sarà riaperto e gli equilibri potrebbero cambiare. Ci saranno limitazioni? Non è chiaro. E’ una decisione delicata. Secondo problema: la restituzione delle quote per le iscrizioni. Via Tagliamento ha incassato solo 51mila euro dei 108mila che gli spettano. Il partito irpino resta senza soldi. Da tempo pare che il fitto e le bollette della sede non vengano regolarmente pagati e neppure gli stipendi ai due dipendenti. Pure il Pd nazionale ha i conti in rosso dopo che Matteo Renzi ha investito buona parte dei risparmi nella campagna elettorale referendaria. E allora? Per Ermini ci vorrebbe una bacchetta magica.