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Benevento – “A che gioco giochiamo? Riprendiamoci il gusto della vita” è lo slogan scelto contro il gioco d’azzardo voluto dalla Caritas di Benevento, che ha chiamato cittadini ed istituzioni a marciare contro il gioco d’azzardo. Presenti anche gli operatori culturali che hanno voluto organizzare a piazza Roma un flash mob.

La marcia è partita da piazza Bissolati, dove  insiste una delle tante sale scommesse di questa città e si è conclusa a piazza Roma (dove è attiva un’altra di queste sale) per una passeggiata di sensibilizzazione e di protesta nei confronti di chi alimenta il vizio terribile del gioco e delle scommesse d’azzardo. 

L’iniziativa è promossa dalla Caritas di Benevento all’interno del Festival del #Welcome&Welfare 2018. A dare il connotato più forte dal punto di vista educativo è stata la presenza di numerosi bambini delle scuole  Moscati, Torre, Scientifico e Classico.

Anche le istituzioni hanno partecipato all’evento. Di particolare  significato la presenza con fascia tricolore del sindaco di Benevento Clemente Mastella, finito sotto accusa nei giorni scorsi  persino in un editoriale del Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella per aver inaugurato in pompa magna, con tanto di benedizione dell’allora Vicario arcivescovile, proprio una sala scommesse.

Le ludopatie sono devastanti per le menti e i portafogli delle persone che ne sono afflitte. La cosa più grave è che lo Stato è doppiamente sotto accusa: da una parte incassa risorse per la tassazione al gioco, dall’altra parte non incassa affatto una cifra spropositata (pare addirittura 100 miliardi), che gli sarebbe dovuta per gli introiti dalle slot machine, solitamente in mano alla camorra, che si guarda bene dal versare il dovuto.

Tra i sindaci giunti a Benevento questa mattina per affermare la propria contrarietà anche il primo cittadino di Baselice, Domenico Canonico, l’assessore comunale di Torrecuso, Alessandra Limata e il sindaco di Roccabascerana Roberto Del Grosso.

Angelo Moretti della Caritas ha attaccato: ” Denunciamo un’economia che sta invadendo le nostre principali piazze e le nostre periferie e che precede scuole, parrocchie e luoghi giovanili. Attività economiche che lucrano sulla disoccupazione giovanile, ma anche sulla solitudine degli anziani”.

Clemente Mastella  ha denunciato invece l’ipocrisia profonda legata all’azzardo. “Il gioco ha sempre dato reddito allo Stato che interveniva nonostante la ludopatia crei problemi drammatici a tante famiglie e a tante persone. ” Infine ha aggiunto: “Benevento, purtroppo, è tra le realtà più infettate dal virus del gioco”.