- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento- Una marcia di speranza non di protesta. Festa colorata e di popolo quella che si è celebrata, questa mattina, in Piazza Matteotti da dove è partita, la Marcia della Pace denominata quest’anno: “Finchè c’è lavoro c’è speranza”, una manifestazione giunta alla decima edizione promossa dalle Acli di Benevento, presieduta da Danilo Parente, assieme al Comune di Benevento, al Comune di Pietrelcina, oltre che all’Arcidiocesi.

Il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone ha esortato Associazioni, gruppi, cooperative e dalle Istituzioni ad essere uniti. Il tragitto, lungo circa 13 chilometri, ha  avuto come partenza lungo corso Garibaldi nei pressi della Chiesa Santa Sofia .

Oltre al sindaco di Pietrelcina, Domenico  Masone, presente ovviamente l’arcivescovo metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca, i sindaci  di Benevento e Pesco Sannita  Clemente Mastella e Antonio Michele.  Quello di oggi è un segnale per dire che la pace, la serenità, la fratellanza devono regnare in un Paese così difficile dove purtroppo, essendo addirittura aumentata la povertà, la conseguenza di tutto ciò è la guerra fra poveri.

Il sindaco di Pietrelcina, dinanzi Santa Sofia, ha rimarcato questa straordinaria giornata: “Questa è una festa dei cuori, delle anime e della speranza. La drammaticità  della mancanza di lavoro è disarmante. Vivere in pace nel Sannio, in Campania, nel Mediterraneo e nel mondo. Senza il comune sentire, non costruiremo mai niente.”
Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento,  ha detto che il significato e l’importanza della manifestazione vanno racchiusi in una crescita di consapevolezza.”Occorre stare insieme .E’ questa la cosa più difficile. Bisogna essere capaci di mettere insieme le forze. Se si va in ordine sparso, anche uno contro l’altro , sarebbe un suicidio collettivo”.

Lavoro, pace, occupazione argomenti di grande attualità: “Quando non c’è lavoro c’è tensione sociale e viene a mancare anche la pace. Occorre questa sinergia. Contribuire ad un aumento della coscienza nella consapevolezza e percorsi di riconciliazione e di pace sono possibili a partire da una linea includente e non escludente. Mettiamoci intorno ad un tavolo, ed uniamoci . Non si può costruire la pace sull’esclusione. Bisogna agire con il cervello e con una progettualità che persegue una idea di inclusione. La pace non si costruisce partendo da una ideologia escludente”.

Il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella ha detto: ” E’ questa una splendida manifestazione di popolo, ci ha detto, che ritiene padre Pio il nostro Santo di riferimento e non soltanto perché è nato a Pietrelcina ma perché è un Santo popolare. C’è tanto bisogno oggi di questa forma di religiosità” 
Ad aprire il corteo stesso la banda del Liceo Musicale “Lombardi” di Airola, ragazzi che hanno allietato con le loro esecuzioni tutto il percorso, fino alla terra di Padre Pio. Il presidente delle Acli provinciali, Danilo Parente ha rimarcato come sia indispensabile una riflessione condivisa per programmare risposte adeguate che sappiano conciliare le esigenze della produttività e della dignità umana.