Salta anche la seconda convocazione del Consiglio comunale sul bilancio di previsione, a causa dell’assenza – ancora una volta – dei consiglieri di maggioranza legati all’ex sindaco Gianluca Festa. Un’assenza pesante, che blocca i lavori dell’aula e costringe la sindaca Laura Nargi a ritirare tutte le pratiche contabili all’ordine del giorno.
Una decisione drastica, maturata al termine di una giornata convulsa di trattative e riunioni politiche, che ha portato la prima cittadina ad aprire ufficialmente la crisi interna alla sua maggioranza. È stata lei stessa a confermare in aula di aver chiesto ai consiglieri a lei vicini di non partecipare alla seduta, consapevole della mancanza di numeri necessari per approvare il bilancio e, probabilmente, per evitare ulteriori fratture pubbliche.
Completamente diverso l’atteggiamento dell’opposizione, in particolare del fronte del cosiddetto “campo largo”, che alle ultime elezioni aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Antonio Gengaro. I consiglieri erano presenti in aula, contribuendo a garantire – almeno formalmente – il numero legale. Un segnale politico chiaro, che arriva anche dopo una serie di incontri tra i vertici del centrosinistra e la stessa sindaca Nargi, in cerca di una nuova rotta.
Presenti anche i quattro consiglieri del Patto Civico, decisivi al ballottaggio per l’elezione dell’attuale sindaca, che ora si ritrovano nel mezzo di una fase politica estremamente delicata e fluida.
A questo punto, la parola passa al prefetto, che dovrà notificare una diffida al Comune per la mancata approvazione del bilancio entro i termini di legge. L’amministrazione avrà a disposizione 20 giorni per riportare la pratica in aula e procedere con l’approvazione, pena il rischio concreto di commissariamento dell’ente.
Il futuro dell’amministrazione Nargi si gioca ora su un equilibrio politico sempre più instabile, mentre Avellino osserva con crescente preoccupazione una crisi che rischia di paralizzare la macchina amministrativa della città.